Alonso come Schumacher? Dopo 5 GP lo spagnolo non si è visto, battuto a più riprese dal giovane compagno di Alpine.
Non è riuscito a mettersi in evidenza neppure a Montecarlo, circuito che notoriamente premia il pilota anziché la macchina. Il ritorno di Fernando Alonso nel Circus è stato finora un flop o addirittura peggio. Non ci si accorge nemmeno che sia in gara. Un dettaglio non da poco per un personaggio accentratore com’è stato il Samurai fino al 2018. Che sia il karma per aver insultato a ripetizione la McLaren e la Honda nel suo periodo di militanza? Forse. Sta di fatto che l’asturiano ogni fine settimana le prende da Ocon.
E’ probabile che l’assenza dalla competizione serrata per due anni gli possa aver tolto lo smalto e ugualmente la conoscenza di monoposto ormai abbastanza diverse da quelle che ha lasciato abbia fatto il resto.
Il destino di Alo sarà lo stesso di Schumacher?
A molti assistendo alla sua débâcle sarà venuto in mente il Michael del rientro in Mercedes, lontanissimo da quello ammazza campionati di epoca Ferrari. Dopo l’ennesimo colpo basso rimediato nel Principato il due volte iridato ha ammesso che prima di vederlo di nuovo competitivo ci vorranno almeno otto/ nove corse. Molte di più rispetto a quelle che aveva immaginato alla vigilia del mondiale.
“L’Alpine è un’auto difficile da controllare e lui sta facendo parecchia fatica”, ha provato ad analizzare le criticità incontrate dal driver di Oviedo Nico Rosberg. “Di tanto in tanto riesce a mostrare qualche lampo e mi ricorda quando io ero vicino di box di Schumi. Probabilmente l’età sta giocando un ruolo importante, così come l’assenza dai gran premi. Ci vorrà del tempo prima che torni ad essere quello di prima”, ha sentenziato.
Ad oggi il 39enne occupa la tredicesima piazza nella classifica generale con 5 punti. Esteban invece è decimo con 12.
Chiara Rainis