Pecco Bagnaia torna sul weekend nero che ha vissuto nel suo Gran Premio di casa al Mugello, per mettere definitivamente in chiaro le cose
Doveva essere una festa il suo primo Gran Premio di casa da pilota ufficiale della Ducati. Invece la tappa del Mugello, per Pecco Bagnaia, si è trasformata in un inferno. La caduta durante la gara di domenica, che lo ha lasciato a bocca asciutta in classifica e ha permesso al suo diretto rivale Fabio Quartararo, vincitore nella tana del lupo, di andare in fuga. Ma soprattutto la tragedia di Jason Dupasquier, che ha toccato il giovane italiano forse più ancora di tutti gli altri suoi colleghi.
Tanto che il ducatista è stato uno dei centauri che maggiormente ha fatto sentire la propria voce, chiedendo con forza che il GP fosse cancellato, in ricordo dello sfortunato 19enne svizzero. Ma l’organizzazione ha deciso di andare avanti lo stesso, e se la corsa di Pecco è finita nel peggiore dei modi, è stato anche per colpa di questa decisione.
Che cosa sia successo, soprattutto nella sua testa, in quelle ore concitate e dolorose lo spiega ora, per fare definitivamente chiarezza: “Qualsiasi cosa possa dire so che rischio di essere massacrato, verrò male interpretato, ma da casa non si colgono le situazioni”, ribadisce. “Sulla moto c’ero io e so come sono andate le cose, che cosa è successo: è stato un errore per mancanza di concentrazione. È stato stupido e banale passare sul cordolo dell’Arrabbiata 2, ma il motivo è che ero deconcentrato, non l’avrei mai fatto in una situazione normale. Poi ognuno può pensarla come vuole, ho letto delle cose pessime: credo non sia di buon gusto parlare male del pilota e non capire una disgrazia del genere, tutto qui”.
Bagnaia supera il Mugello e pensa a Barcellona
Questo momento triste, sia a livello umano che sportivo, va archiviato il più in fretta possibile. “Di solito rivedo i GP, ma stavolta no: ho cercato di dimenticare quanto accaduto”, racconta Bagnaia. “Tuttavia, credo che fossimo i soli a poter avere lo stesso passo di Fabio Quartararo e a potergli insidiare la vittoria. Quindi spero di andar forte qui quanto al Mugello e di recuperare i punti persi lì anche perché non possiamo perdere altro terreno da Quartararo. Lui è un grande avversario, è forte, costante e ha trovato una sua dimensione nel team ufficiale Yamaha. Noi purtroppo abbiamo già una gara di divario da lui, io ho fatto già uno zero e devo recuperare, quindi farò di tutto per stargli davanti”.
Ora, dunque, è già il momento di voltare pagina e di guardare al Gran Premio di Catalogna, in programma in questo fine settimana a Barcellona. “Questo weekend lo affronterò in modo normale, già lunedì dopo il Mugello mi sentivo meglio, più rilassato e ho iniziato a guardare avanti”, conferma il torinese nella consueta conferenza stampa di rito della vigilia. “Abbiamo la fortuna di avere un’altra gara vicina e devi concentrarti subito per fare in modo che le cose possano essere più semplici. Devo separare le emozioni, già dal giorno dopo, grazie al sostegno di tutti, ho iniziato a farlo. Una tragedia come questa non si dimentica, però, ma si va avanti pensando che lo stesso Jason aveva il nostro stesso sogno”.
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