Disavventura per Bottas alla vigilia del GP di Baku. Il pilota Mercedes bloccato in aeroporto e intanto non risparmia frecciate al team.
Lo stavano aspettando per la classica conferenza stampa del giovedì a Baku ed invece Valtteri Bottas non si è presentato. Sembra quasi una barzelletta, ma il #77 è sempre in mezzo ai guai. Dopo il GP di Monaco rovinato al pit stop, la vigilia di Baku non si sta rivelando più rilassata. Rimasto bloccato in aeroporto in Finlandia per diverse ore, il pilota Mercedes ha dovuto cercare un’alternativa per raggiungere il circuito che da domani mattina vedrà di nuovo in azione le F1.
Prendendola con la tipica filosofia nordica, il biondo di Nastola non si è comunque perso d’animo ed onde evitare polemiche si è reso disponibile ai media collegato via Skype.
Aria di tensione a Stoccarda?
Tra una chiacchiera e l’altra il 31enne è tornato sull’episodio che in maniera clamorosa lo ha estromesso dalla lotta per il podio nel round del Principato, ovvero quell’intoppo al cambio gomme che ancora non ha trovato una vera spiegazione.
“Ci sono voluti un paio di giorni per smaltire la delusione”, ha confessato. “L’obiettivo era raccogliere punti importanti e, invece, sono rimasto a secco”.
Al di là della frustrazione per l’episodio, ciò che lo ha ferito maggiormente è l’essere stato incolpato. A quanto pare il team gli avrebbe contestato di aver sbagliato la posizione di sosta per rendere il cambio gomme agevole. In sintesi secondo i meccanici si sarebbe fermato nel posto sbagliato.
“Ho visto il video e per me non ho fatto nulla di errato, quindi sono rimasto piuttosto perplesso da certe parole”, ha commentato amareggiato negando poi di essersi confrontato con il boss Toto Wolff.
Ammesso di trovarsi in uno stato di forte stress psicologico, Valtteri ha promesso che farà di tutto per reggere la pressione e ha rimandato al mese di luglio le discussioni sul suo futuro. Quello messo in dubbio da Russell.
Chiara Rainis