Charles Leclerc a Baku per il riscatto. E per dimenticare il botto del 2019

In Azerbaigian, dove andò a sbattere due anni fa, Leclerc vuole dimenticare un altro incidente, quello delle qualifiche di Monaco

Charles Leclerc, al suo terzo anno in Ferrari (Photo by Lars Baron/Getty Images)

Un cittadino per dimenticare l’amaro weekend in un altro cittadino, quello di casa, a Monaco. Charles Leclerc a Baku vuole tornare lì davanti e togliersi dalla mente in fretta la delusione patita sulle strade di Montecarlo.

Dimenticare subito Monaco in Azerbaigian

Il botto alla fine delle qualifiche nel Principato, davanti ai suoi tifosi, è un pensiero fisso del pilota Ferrari. Un’opportunità gettata al vento quella di partire davanti a tutti nel “suo” gran premio. Un’occasione comunque poi, quella di correre comunque, vanificata anche dagli errori commessi al box durante l’analisi della SF21 del monegasco sia sabato pomeriggio che domenica mattina.

Tant’è che ora Leclerc si ritrova con uno zero in classifica che deve essere immediatamente riscattato. La buona notizia è che la Scuderia ha deciso di sostituire il cambio sulla vettura di Leclerc e, grazie al regolamento Fia, avverrà senza penalità. Almeno una cosa positiva c’è, possiamo dire. Certo è che comunque, secondo alcune indiscrezioni, il simulatore Ferrari non sembra aver dato ottime sensazioni in vista del Gp d’Azerbaigian, colpa anche del lungo rettilineo che penalizzerà i piloti della Rossa. Ma spetterà alla pista dare il giudizio definitivo. E il monegasco però ci crede.

Leclerc-Baku, un rapporto “travagliato”

Un circuito, quello cittadino di Baku, che al ferrarista è sempre stato molto caro. Fin dall’esordio in F2 nel 2017, quando nelle due manche conquistò un primo e un secondo posto, nell’anno in cui portò a casa il titolo. L’anno successivo, con l’Alfa Romeo, al suo primo anno in F1, un ottimo sesto posto. Nel 2019 però, ultimo anno in cui si è corso in Azerbaigian (nel 2020 stop per la pandemia), un altro quinto posto, che però poteva essere qualcosa di più.

Già, perché quel weekend azero per Leclerc fu da vero dominatore, almeno per buona parte. Sempre davanti nelle prove libere, precedendo il compagno di scuderia Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Poi nelle qualifiche tutto bene fino alla Q2. Nel suo tentativo buono, il monegasco sbagliò l’approccio alla strettissima curva 8, arrivando lungo e andando a sbattere contro le barriere.

Un “errore da rookie” che lo tolse fuori dai giochi per la pole. Un errore “stupido”, come si definì Leclerc, che poi fu costretto a partire dalla nona posizione in griglia e con gomme più dure rispetto agli avversari, per tentare la rimonta. Che però non si concluse come voleva. Un botto da dimenticare proprio lì, dove con un altro botto aveva rovinato la sua gara. Scherzi del destino. Ma Leclerc stavolta dovrà dimostrare di essere più forte di tutto.

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Uno sconsolato Leclerc dopo la decisione di non partire per il Gp di Monaco (Foto Getty)
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