Mentre Bottas mostra insofferenza nei confronti della Mercedes, Russell scalpita per sapere quale sarà il suo futuro.
Alla vigilia del GP di Baku due cose sembrano certe per quanto riguarda la Casa della Stella. Per la prima volta in tanti anni all’interno del team c’è aria di maretta e i diversi errori commessi a Monaco ne sono la prova. La proverbiale sinergia che l’ha sempre caratterizzata pare essere diminuita. A Toto Wolff la situazione sta sfuggendo di mano e sia Hamilton, sia Bottas sono scontenti seppur per motivi differenti.
Il fatto che la squadra si sia affrettata ad incolpare Valtteri per lo sbaglio commesso al pit stop nel Principato è sintomo di un malessere latente, senza tralasciare la pressione esercitata da Russell, ansioso di sapere se finalmente verrà promosso.
“Credo che sia nell’interesse di tutti giungere ad una conclusione entro l’estate”, l’aut aut di George lanciato alla Mercedes. “In ogni caso so che per mettermi in mostra dovrò tirare fuori il mio potenziale”.
Pronto a fare il compagno di squadra di Lewis, il talentuoso britannico ha addirittura incentivato la permanenza del sette volte iridato nel Circus in quanto terrebbe alto il livello della serie e permetterebbe a lui di continuare a misurarsi con il migliore.
Una pedina in mano al boss di Stoccarda
Sempre a proposito del passaggio all’equipe tedesca, il #63 ha passato il pallino ai vertici.
“Se non mi sarò meritato la promozione, mi troveranno un sedile altrove, dove io possa proseguire il mio processo di crescita”, ha asserito definendosi tuttavia già capace di lottare per le vittorie di gara e del mondiale.
Trovata la giusta fiducia in sé grazie alla bella performance messa in scena in Bahrain lo scorso, il 23enne ha promesso che nel 2022 lo vedremo sicuramente battersi per le prime posizioni. “Ho lottato tutta la carriera per arrivarci”, ha concluso combattivo.
Chiara Rainis