Lewis Hamilton sempre peggio: dopo la delusione di Montecarlo, chiude la prima giornata del Gran Premio dell’Azerbaigian solo undicesimo
Se dal Gran Premio dell’Azerbaigian Lewis Hamilton si aspettava un pronto riscatto dopo la delusione di Montecarlo, il suo weekend non sembra certo iniziato sotto i migliori auspici. Nel Principato aveva chiuso settimo, cedendo anche il comando del Mondiale al suo diretto rivale Max Verstappen.
A Baku, su un altro circuito cittadino ma dalle caratteristiche molto diverse, ha fatto ancora peggio, almeno per ora: la prima giornata di prove libere l’ha conclusa addirittura undicesimo, ad oltre un secondo di distacco dalla Red Bull di Sergio Perez al comando. “Siamo senza dubbio indietro a livello di tempo sul giro e gli ingegneri dovranno mettersi al lavoro, analizzando i dati, per trovare delle soluzioni”, commenta sconsolato il campione del mondo in carica al termine del venerdì.
Le prove sembravano iniziate un po’ meglio, anche se pure nel turno inaugurale aveva chiuso solo settimo, a sette decimi di ritardo. Ma con un po’ più di feeling, almeno: “In mattinata avevo guidato bene, completando tutto il programma che ci eravamo prefissati. Ho commesso un solo errore bloccando la gomma”.
Poi, nel pomeriggio, la situazione è notevolmente peggiorata. E quel che è peggio è che lo stesso anglo-caraibico non riesce a darsi delle spiegazioni tecniche ai suoi problemi. “Non mi sono trovato a mio agio al volante nelle seconde prove libere: ho spinto, ma la macchina ha dei limiti”, commenta Hamilton. “Sento di poter andare più forte, ma mi manca l’aderenza. Ci lavoreremo. Non è facile essere fuori dai primi dieci, anche perché non so perché”.
Insomma, in casa Mercedes sembra scattato un allarme: le cose non vanno e il nervosismo, peraltro, era già oltre il livello di guardia per via degli sfoghi che lo stesso Lewis aveva rivolto apertamente ai suoi tecnici davanti alle telecamere. Resta solo un aspetto al quale potersi aggrappare per sperare: “La simulazione del passo gara è andata meglio”. Ma per un team che ha dominato le ultime stagioni, non può certo bastare.
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