Continua il calvario di Marc Marquez: è in crisi perfino nelle prove libere del suo Gran Premio a domicilio, quello di Barcellona
I suoi tifosi locali che si aspettavano che l’aria di casa, della sua Catalogna, potesse far bene a Marc Marquez sono rimasti bruscamente delusi. Il riscontro dei cronometri è ancora una volta negativo per l’otto volte iridato, che chiude appena al quindicesimo posto la prima giornata di prove libere a Barcellona.
Ma quel che è peggio è che le sue condizioni fisiche continuano a dargli più di un problema e a non consentirgli di guidare come vorrebbe. “Ho provato a girare senza pensare al braccio, ma ho capito subito che in alcuni punti della pista dovevo adattarmi”, ammette. “Ci sono dei movimenti alla fine di alcune curve che non controllo bene, anche se le sensazioni con il corpo sono migliori rispetto al Mugello“.
Se da un lato la forma di Marquez è ben lontana da quella ideale, dall’altra anche la sua moto non è più quel mezzo imbattibile che aveva per le mani fino a qualche stagione fa. “Stiamo lavorando, il fatto che tutte le Honda soffrano significa qualcosa”, conferma lui. “Comunque siamo una squadra, ho fiducia nei miei uomini”.
Sia Marquez che la Honda sono in difficoltà
Il risultato è un contesto davvero in salita per il Cabroncito e per la Casa alata. “È una situazione critica, io non sono nelle migliori condizioni per aiutare. Fossi in piena forma forse si potrebbe lottare per podi e vittorie, ma sarebbe comunque più difficile rispetto al 2019”, è la sintesi brutale del catalano.
Una mano insperata potrebbe dargliela il meteo: nel weekend è prevista acqua e in queste condizioni, come ha dimostrato la gara di Le Mans, Marquez riesce maggiormente a fare la differenza. Ma non per questo si metterà a fare la danza della pioggia: “La verità è che siamo messi male se siamo ridotti a sperare nel maltempo…”, ci scherza su. “In effetti mi auguro di correre sull’asciutto. In questo modo potremo continuare il processo di evoluzione”.
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