La prima giornata si conclude con le due Red Bull davanti alle Ferrari. Troppo male Hamilton e Bottas per essere vero. McLaren che si è nascosta
Nonostante le polemiche extra-pista, la Red Bull chiude il venerdì di Baku davanti a tutti. Anche se a stupire stavolta è Sergio Perez, di poco avanti a Max Verstappen. E la conferma, per ora, è la Ferrari, che piazza Carlos Sainz Jr. e Charles Leclerc in terza e quarta posizione.
La Scuderia di Marko sembra decisamente a proprio agio sul circuito cittadino azero, così come anche la Rossa di Maranello. Ma siamo solo al venerdì. Di sicuro c’è che la Red Bull vola anche sul passo gara: con gomme morbide sempre sull’1’46” alto, anche se il più costante è stato Verstappen. Più alto il ritmo della Ferrari, sull’1’47” basso con Sainz, mentre oltre il secondo il distacco con le medie di Leclerc (1’48” basso), a muro anche oggi anche se senza grosse conseguenze.
Chi invece ha mostrato qualche problema di troppo è la Mercedes, con Lewis Hamilton undicesimo e Valtteri Bottas addirittura sedicesimo. Un venerdì anomalo per i due alfieri della casa di Stoccarda. C’è però da dire che molto spesso i due hanno utilizzato le prime libere per fare un lavoro diverso dalla concorrenza, non occupandosi troppo del giro secco ma del passo per la domenica. E infatti, almeno guardando l’inglese, il ritmo con gomma media è molto positivo, quasi 1″ meglio di Leclerc a parità di mescola. Quindi guai a darle per finite.
Si è nascosta la McLaren, che dopo una FP1 molto interessante ha piazzato Lando Norris e Daniel Ricciardo a metà gruppo. L’inglese ha mostrato un ritmo interessante con le gomme morbide, anche se i tempi sono saliti subito oltre l’1’48” dopo qualche giro. Per la qualifica saranno sicuramente lì le due vetture motorizzate Mercedes, tra le più informa ultimamente. Vedremo se sarà così anche domenica.
Chi era chiamato a una conferma era Sebastian Vettel, che nella seconda sessione è stato sempre nelle retrovie. Diversi gli errori, come un po’ tutti i piloti oggi, ma la Aston Martin sta facendo molta fatica. E il tedesco, dopo il confortante weekend di Montecarlo, è tornato purtroppo a soffrire.
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