Proprio a margine del Gran Premio dell’Azerbaigian arriva una notizia ufficiale dalla Formula 1 che non fa piacere agli uomini della Ferrari
Arriva al termine della prima giornata del Gran Premio dell’Azerbaigian una brutta notizia per la Ferrari. Che, stavolta, non c’entra con le prove libere, ma con un annuncio ufficiale reso noto proprio in queste ore.
Si tratta dell’ennesimo cambiamento di calendario imposto alla Formula 1 dalla pandemia, che ha costretto alla cancellazione di una gara per il secondo anno consecutivo: per la precisione, del Gran Premio di Singapore.
Cancellato il Gran Premio di Singapore
Non una corsa come le altre, per il Cavallino rampante: perché il circuito cittadino asiatico è lento, tortuoso e guidato quasi quanto quello di Montecarlo, dunque avrebbe potuto riproporre una Rossa competitiva come quella vista nel Principato.
Charles Leclerc, che nella sua gara di casa aveva ottenuto la pole position (salvo poi non prendere nemmeno il via della gara a causa di un incidente) aveva dichiarato chiaramente giovedì, alla vigilia del fine settimana di Baku, di attendere con impazienza la tappa di Singapore.
Dove le caratteristiche tecniche della SF21, prima di tutto il suo grande carico aerodinamico, le avrebbero potuto permettere di ben figurare. Purtroppo per Maranello, non lo sapremo mai, perché anche stavolta da quelle parti non si correrà.
Quale gara sarà scelta in sostituzione?
“Non saremmo in grado di fornire la piena esperienza dell’evento che i tifosi si aspettano”, si legge nel comunicato con cui l’organizzazione ha reso noto il proprio forfait, “salvaguardando allo stesso tempo la salute e la sicurezza degli spettatori, degli addetti ai lavori, dei volontari e dello staff”.
Il GP di Singapore si sarebbe dovuto disputare il 3 ottobre, una settimana prima della trasferta in Giappone. La F1 starebbe ora considerando diverse opzioni per riempire questo posto lasciato libero in calendario: una delle alternative potrebbe essere una seconda gara negli Stati Uniti, probabilmente sempre sul circuito di Austin, dove si correrà già il 24 ottobre prossimo.
Altre soluzioni, meno probabili, sarebbero quella di reinserire il GP di Cina, già previsto per inizio anno e poi rimandato, o di ripescare quello in Turchia.
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