Stanno maturando le condizioni per il divorzio tra Joan Mir e la Suzuki. E ci sono altre due squadre interessate a lui per il futuro
Dietro le quinte del paddock della MotoGP si stanno approntando non pochi movimenti di mercato, che potrebbero terremotare la griglia di partenza in vista della prossima stagione. E al centro di queste manovre c’è un nome su tutti: quello di Joan Mir, il campione del mondo in carica.
Nonostante la Suzuki sia stata la squadra che lo ha portato al titolo iridato un anno fa, lo spagnolo sta iniziando a trovarsi sempre meno a suo agio dalle parti di Hamamatsu, specialmente da quando se n’è andato l’ex team principal Davide Brivio. Nelle ultime gare Mir si è esplicitamente lamentato in più di un’occasione per il fatto che la nuova GSX-RR non abbia compiuto sufficienti passi in avanti dal punto di vista tecnico per permettergli di lottare per le posizioni che contano.
Da qui l’ipotesi che si sta facendo strada in modo sempre più concreto: quella di un possibile divorzio tra Mir e la Suzuki, nonostante il contratto che li lega scada in effetti a fine 2022. Se Joan dovesse decidersi a cercare altrove una nuova moto, le scuderie interessate a lui in effetti non mancherebbero.
Prima di tutte la Honda, che lo corteggia già dai tempi in cui comandava Livio Suppo. Marc Marquez continua a far fatica; i tentativi di affiancarlo con Jorge Lorenzo, il fratello Alex Marquez e Pol Espargarò sono tutti naufragati; quindi a Tokyo si continua a cercare un pilota giovane, veloce e vincente che possa caricarsi dell’onere di riportare la RC213V in alto. E, magari, sostituire il Cabroncito sul lungo termine. L’identikit perfetto di Mir.
L’altra possibile destinazione è la Yamaha. Anche nel box in blu la tensione è alta, con un altro spagnolo: Maverick Vinales. Il team manager Maio Meregalli ha fatto capire che la Casa madre, in virtù del ricco stipendio che paga a Top Gun ormai da molti anni, si aspetta risultati diversi da quelli che sta fornendo.
E se anche l’estremo tentativo di mettergli vicino un capotecnico esperto come Silvano Galbusera non dovesse sortire l’effetto sperato, allora l’inevitabile esito sembrerebbe quello della cacciata di Vinales da Iwata. In tal caso, potrebbe essere promosso nel team ufficiale il nostro Franco Morbidelli, ma anche un pensierino a Joan Mir sicuramente verrebbe fatto, visto che Yamaha e Suzuki sono due moto che dal punto di vista tecnico e della guida si somigliano molto…
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