Il nuovo telaio che i suoi compagni di marca della Ktm avevano già in uso è finalmente arrivato anche per il nostro Danilo Petrucci
Il cronometro non ha dato ragione a Danilo Petrucci nemmeno nella giornata di test dopo gara andata in scena sempre sul circuito di Barcellona. Petrux ha infatti chiuso al diciottesimo posto, ma una buona notizia è che ha potuto per la prima volta provare il nuovo telaio già in uso ai piloti ufficiali della Ktm.
“Per me è un piccolo aiuto, continuerò a usarlo”, afferma al lunedì sera. “I due telai sono molto simili, ma il nuovo mi fa sentire meglio in sella e chiudere meglio le curve. Inoltre posso stressare un po’ meno le gomme, che per me è importante visto che peso di più degli altri. Ma non è l’unica cosa di cui avrei bisogno”.
Il vero salto di qualità potrebbe infatti arrivare solo da un altro aspetto: “L’elemento più critico per me rimane l’aerodinamica”, spiega il pilota di Terni. “Vorrei più velocità sul rettilineo per poter lottare in gara ed essere più tranquillo in staccata, che è l’unico punto in cui riesco a fare la differenza. Altrimenti sono condannato. Ma, per colpa dell’omologazione, non posso avere carene diverse: da questo punto di vista siamo bloccati”.
Una mano potrebbe darla la nuova benzina, anch’essa già usata dai suoi compagni di marca: “Sembra che consenta una mappatura diversa del motore, che ha permesso ai due piloti ufficiali di essere molto più veloci al Mugello”.
Qualche miglioramento per Petrucci
Qualche piccolo raggio di sole, dunque, è arrivato da questa lunga sessione di collaudi: “Oggi abbiamo provato diversi assetti, usando solo gomme dure”, spiega il portacolori della Ktm Tech3. “Volevamo metterci nella peggior condizione possibile ed è stata una giornata di prove lunga. Sono soddisfatto, di certo la cosa più importante è prendere confidenza con la moto”.
Danilo chiude dunque con una nota di ottimismo in vista dei Gran Premi che verranno: “Penso che le prossime due gare possano essere positive, ho una buona sensazione. In Germania ed Olanda di solito fa più freddo e non ci sono lunghi rettilinei. Poi in Austria sarà diverso”.
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