Verstappen esorta il team a non dormire. E Horner tira un’altra stoccata

I buoni risultati ottenuti finora hanno alzato le quotazioni Red Bull. Verstappen suona la carica e Horner punge ancora Mercedes.

Christian Horner (©Getty Images)

Alla luce della doppia vittoria a Montecarlo e a Baku, Max Verstappen ha incitato i suoi a crederci e a non abbandonare lo sviluppo della RB16B per passare al progetto 2022. E’ chiaro che se l’olandese, al termine del weekend azero si è sentito in diritto/dovere di fare un simile proclama è perché sente di avere tra le mani l’opportunità della vita. Non è infatti detto che l’anno della rivoluzione tecnica presenterà di nuovo una simile chance alla Red Bull.

“Se vogliamo battere la Mercedes non possiamo mollare”, ha dichiarato il #33. “Dobbiamo continuare ad aggiornare la monoposto”.

Al vertice di entrambe le classifiche, secondo il figlio d’arte, la scuderia austriaca non deve cedere al timore di trascurare la vettura dell’anno prossimo e proseguire con ostinazione a lavorare su quella attuale. Almeno finché le speranze di consacrazione saranno vive.

“Sarebbe stupido buttare via tutto. E poi chi ci dice che il mondiale venturo vinceremo?”, la domanda pragmatica e condivisibile del 23enne, certo che anche con meno tempo a disposizione i suoi saranno in grado di fornirgli una macchina competitiva.

Il boss energetico punge l’omologo delle Frecce Nere

Mentre Mad Max sprona il box a rimboccarsi le maniche e a lottare, il suo capo Christian Horner prova ad infastidire il rivale di Stoccarda Wolff punzecchiandolo sull’attuale incapacità di gestire gli errori dei piloti e dei meccanici.

In un video che ha fatto il giro del web, si vede il buon Toto passare dell’euforia alla disperazione per il lungo di Hamilton durante le fasi cruciali del GP dell’Azerbaijan. Un’immagine di forte tensione e disappunto verso il suo gruppo, non celata neppure davanti ai media.

“Ha rilasciato parecchi commenti questa settimana. Evidentemente non ha paura di lavare i panni sporchi in pubblico. E’ un suo diritto, certo, ma che io non condivido”, ha buttato lì il manager dell’equipe con base a Milton Keynes.

Christian Horner e Toto Wolff (©Getty Images)

Chiara Rainis

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