Verstappen alza l’asticella delle punzecchiature ad Hamilton e addirittura degrada la sua capacità di guidare la W12.
In vetta alla classifica generale con 105 punti contro i 101 di Hamilton Verstappen sembra aver ulteriormente rafforzato la sicurezza in sé stesso che lo ha sempre contraddistinto. Malgrado il ritiro per colpe non sue rimediato in Azerbaijan, l’olandese ha archiviato il fine settimana con maggiore consapevolezza delle proprie abilità, ma altresì della forza della sua squadra che, è innegabile, si è presentata al mondiale 2021 con tutto un altro stato di forma in confronto alle ultime stagioni.
Il passo avanti compiuto dalla Honda con un motore finalmente più prestazionale e affidabile, ha caricato a molla la Red Bull, ma a fare il gioco più importante a suo favore, è stata finora, paradossalmente la stessa Mercedes. Complice un Bottas ormai alla deriva, le questioni del budget cap, qualche probabile scontro tra il boss Toto Wolff e la presidenza della Stella, e un Lewis proiettato ad una carriera altra dal motorsport, la scuderia tedesca si sta trovando in una situazione inedita, ovvero di inseguitrice non più intoccabile.
Le malizie del box di Milton Keynes
Con queste note ben in mente i vertici dell’equipe energetica Christian Horner ed Helmut Marko, più il #33 hanno compreso di dover mettere il dito nella piaga per mettere l’avversaria ancora più in crisi.
Ecco dunque che Mad Max ha lanciato una stoccata ben assestata al sette volte iridato sostenendo che al suo posto, al volante della W12 lui sarebbe addirittura due decimi più veloce. “E non mi interessa il suo parere”, ha aggiunto tranchant.
Vedremo se nei prossimi giorni Ham replicherà alla provocazione o se farà finta di nulla. Intanto, il 23enne ha tentato di infastidire ulteriormente il collega sottolineando come la sua facilità all’errore di oggi sia dovuta alla presa di coscienza che la battaglia per il titolo non è più una questione tra vicini di garage.
Chiara Rainis