Fabio Quartararo risponde a Casey Stoner all’indomani dell’episodio della tuta costatogli tre secondi di penalizzazione.
Fabio Quartararo archivia la vicenda della tuta avvenuta al Montmelò. Si assume ogni responsabilità, ammette che avrebbe meritato la bandiera nera e la doppia penalizzazione è forse il peggiore dei mali, pur contrario al penalty per aver tagliato la chicane. Subito dopo la gara catalana si è scatenato un vespaio di polemiche, Ducati e Suzuki si sono affrettate a chiedere spiegazioni e interventi ai Commissari di Gara… E non è mancata la pronta risposta del pilota Yamaha che ha dichiarato di aver scoperto il vero volto di certe persone.
Subito dopo la bandiera a scacchi il primo a scrivere sui social e ad invocare la bandiera nera è stato l’ex campione australiano Casey Stoner. Il quale ha dato via al caso “politico” per il mancato intervento della Race Direction. Ai microfoni di Sky Sport Fabio Quartararo ha risposto all’ex pilota Honda e Ducati con tono sarcastico. “È a casa e gli piace pescare, se gli fosse successo dieci anni fa non avrebbe detto niente. Non voglio commentare nessuno in particolare… ma questo weekend ho visto come certe persone sono fatte davvero”.
Episodio tuta archiviato
All’indomani del test IRTA in Catalunya ha poi scherzato su quanto successo dopo il traguardo, le penalizzazioni arrivate a distanza di tempo l’una dall’altra, che lo hanno fatto prima scendere dal podio e poi retrocesso al 6° posto. “Non sono arrabbiato, alla fine ridevo… ho finito la gara terzo ma poi a causa della penalità sono caduto ed ero quarto in classifica, poi dopo tre ore sesto mi sono detto ‘forse domani sarò 25°… Abbiamo perso abbastanza punti ma ora è tutto finito, dobbiamo riderci sopra. Sono ancora più emozionato per il prossimo GP”.
Dopo la giornata di test MotoGP Fabio Quartararo è apparso con un costume da bagno sulla sua moto, un riferimento ironico a quanto accaduto con la sua tuta nel Gran Premio di Catalunya. Stamattina abbiamo testato un nuovo sistema con Alpinestars, c’erano tante cose da fare, quindi in senso ironico ho fatto quel gesto. È un sistema diverso, dobbiamo valutarlo bene, dobbiamo essere sicuri di quello che dobbiamo fare”.