Malgrado i recenti sfoghi pubblici contro il team, il boss Mercedes Wolff predica la calma e avvisa i rivali.
Toto Wolff ultimamente sta vivendo un sali e scendi di emozioni che neanche lo José Mourinho dei tempi migliori. Abituato a vincere facile, a collezionare doppiette e titoli a catena con largo anticipo sulla fine del campionato, il dirigente delle Frecce Nere, quest’anno, per la prima volta dal suo ingresso a Stoccarda, ha toccato come mano cosa significa vivere in bilico e senza certezze di risultato.
Per questo, nono stupisce, che al termine di un altro weekend con esito al di sotto delle attese, il manager austriaco abbia ceduto al richiamo dei media, che come sirene gli hanno fatto affermare forse più di quanto avrebbe dovuto e bollare come “inaccettabili” le recenti prestazioni di Hamilton, il re assoluto o quasi della F1 dell’era ibrida.
Un commento aspro che si va a sommare all’incomprensibile tira e molla dello scorso inverno, quando per motivi tutt’ora ignoti non arrivava la firma sul rinnovo, e al crollo dello spirito unitario che aveva fino ad oggi contraddistinto la scuderia.
Probabilmente sarà per il cachet preteso, ma in Mercedes paiono non voler accettare che il loro pilota di riferimento possa avere una o due giornate no.
In ogni caso, la consapevolezza che l’ottavo sigillo non è più così scontato come poteva essere alla vigilia, ha spinto l’arguto 49enne a modificare i piani di lavoro. Nelle prossime gare, Lewis e Bottas monteranno un propulsore aggiornato e più affidabile e non è escluso che anziché privilegiare il 2022 il focus torni a vertere sulla W12.
Da risolvere c’è innanzitutto un problema di gomme che faticano ad entrare in temperatura. “non possiamo permetterci di perdere tanti punti così!”, ha tuonato il capo.
Dal canto suo il #44 ha spronato il gruppo a non abbattersi e a presentarsi in Francia più forte e motivato.
Chiara Rainis
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