Uno dei piloti più amati della Rossa Jean Alesi, che ottenne l’unico trionfo proprio all’ultimo anno con la scuderia italiana, nel giorno del suo compleanno
Nell’immaginario collettivo è stato uno dei piloti che ha ottenuto meno di quanto invece non meritasse. Ma è proprio questo forse che lo ha reso così amato tra i tifosi della Ferrari. Jean Alesi, che oggi, 11 giugno, compie 57 anni, è e rimane un campione, nonostante abbia portato a casa un solo gran premio. Un’unica volta ma speciale.
Alesi, il legame con l’Italia e quel destino chiamato Ferrari
Tutto lo conosciamo come Jean Alesi, ma il francese, nato l’11 giugno 1964, all’anagrafe fa Giovanni Roberto. Sì, perché nelle sue vene scorre sangue italiano al 100%. È figlio, infatti, di siciliani, che si erano trasferiti vicino ad Avignone. Il padre, Franco, aveva aperto una carrozzeria, dove lavorava anche sua madre, Francesca, occupandosi dell’amministrazione. Ed è lì, in mezzo alle macchine, che è cresciuto il piccolo Alesi.
Appena compiuti i diciotto anni, nel 1983 si iscrive a un campionato riservato a delle Renault R5. Ed è la svolta. Anche grazie all’aiuto dei meccanici dell’officina di famiglia, riesce a ottenere buoni risultati. Poi approda alla Formula Renault francese, mentre due anni dopo passa in Formula 3. Ed è qui che comincia a farsi notare: alla prima stagione è già vicecampione di Francia, con due vittorie., poi l’anno successivo sette triondi e il titolo, che gli permettono il salto in Formula 3000.
Il 1989 è l’anno della sua consacrazione: diventa campione di categoria, e viene contattato da Ken Tyrrell, che gli offre il sedile lasciato libero da Michele Alboreto. Qui si fa notare subito per il podio a Phoenix dietro solo al grande Ayrton Senna e il secondo posto nel Gran Premio di Monaco.
Senza dubbio, Jean Alesi è uno dei profili più interessanti tra i giovani piloti di Formula 1. la Williams gli fa firmare un precontratto, ma quando il team inglese esita a confermare quell’accordo, ci pensa Cesare Fiorio a strapparlo alla concorrenza. E per il francese si aprono le porte della Ferrari.
Tanta sfortuna e un solo ma speciale trionfo
Con la Rossa e i tifosi è amore a prima vista. Ma le stagioni con la vettura di Maranello saranno avare di grandi emozioni. Alesi infatti arriva in un momento in cui la scuderia italiana è in grande cambiamento, ma saprà comunque scaldare i cuori dei fan con le sue prestazioni.
Nel 1991, in squadra con Alain Prost, si deve accontentare di qualche piazzamento a podio, in una stagione caratterizzata dai molti ritiri, come quello durante la gara in Belgio, quando deve dire addio per la rottura del motore mentre è in testa. L’anno successivo la F92A è ancora peggio, con soli due podi conquistati proprio dal transalpino. Solo nel 1994, a Monza, per Alesi sembra la volta buona per il primo trionfo in Ferrari. Scatta dalla pole position, cosa mai avvenuta in precedenza, ma il cambio lo tradisce sul più bello.
Ma si rifà ampiamente nel 1995, proprio l’11 giugno, il giorno del suo compleanno. In Canada, nel gran premio di Gilles Villeneuve, un altro grande tanto amato dai tifosi della Rossa, approfitta dei problemi di Michael Schumacher per centrare il suo unico trionfo in F1. Una gioia che sfiora solo un’altra volta a Monza, tradito stavolta da noie meccaniche. A fine stagione passò alla Benetton, ma quel legame con la Rossa non si è mai spezzato. E neanche con i suoi tifosi.
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