Per ben sei volte si è corso il 12 giugno in Canada. E per la Ferrari sono arrivate quasi sempre delle belle soddisfazioni
Dici prima decade di giugno e in F1 non puoi non pensare al Gran Premio del Canada, da decenni appuntamento fisso del Circus. Anche per il 2021 però, come lo scorso anno, il circuito cittadino dedicato al grande Gilles Villeneuve non vedrà sfrecciare Hamilton e soci. Ed è un vero peccato, visto che qui si sono avute sempre gare molto spettacolari.
Canada e il 12 giugno, un appuntamento “classico”
Spesso in Canada negli ultimi 40 anni si è corso il 12 giugno. Ben sei volte: 1983, 1988, 1994, 2005, 2011 e l’ultima volta nel 2016. E molto spesso ha sorriso alla Ferrari: in quattro occasioni su sei infatti la Rossa di Maranello è arrivata sul podio, cogliendo anche un successo 38 anni fa con René Arnoux sulla tragicamente nota 126 C2 che partiva dalla pole position alla sua ultima apparizione, prima di essere sostituita dalla 126 C3. Per il resto ben due secondi posti e tre terzi posti.
Da Senna-Prost fino ai successi mancati di Vettel
Nel 1988, a Montreal, andò in scena l’ennesimo atto dello scontro fraticida tra Ayrton Senna e Alain Prost. Al via il francese sopravanzò il compagno di squadra, ma al 19º passaggio fu il brasiliano a tornare in testa approfittando di un doppiaggio, mantenendo poi la prima posizione fino al traguardo. Fuori invece entrambi i piloti della Ferrari per problemi meccanici.
Nel 1994 invece le Rosse furono tra le protagoniste, con Jean Alesi e Gerhard Berger che dovettero arrendersi solo a Michael Schumacher e Damon Hill, che arrivarono poi all’ultima gara a giocarsi il titolo, con il tedesco che la spuntò solo grazie al celebre scontro ad Adelaide. 11 anni dopo invece, nel 2005, le Rosse erano nella loro stagione più complicata dopo i 5 titoli consecutivi di Kaiser Schumi. Il tedesco però ritrovò, insieme a Rubens Barrichello, una certa vitalità proprio nel gp canadese, quando giunsero in seconda e terza posizione dietro a un grande Kimi Raikkonen.
Il 12 giugno 2011 invece arrivò il trionfo di Jenson Button con la McLaren-Mercedes dopo una corsa record di oltre quattro ore, con velocità media molto bassa causa pioggia e interruzioni, con ben sei ingressi della safety-car. Secondo fu Sebastian Vettel, che si ripetè anche nel 2016 con la Ferrari, quando dopo un’ottima partenza, in cui rubò la testa alle due Mercedes, dovette capitolare a Lewis Hamilton, l’unico del gruppo di testa a effettuare una sola sosta.
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