Vettel sacrificato in favore del figlio del boss Aston Martin? La risposta del talent scout Red Bull Marko lascia spiazzati. 
Alla luce di quanto avvenuto lo scorso anno quando la macchina di Sergio Perez non veniva aggiornata quanto quella di Stroll Jr., in molti hanno fatto l’equazione e immaginato che anche con Vettel si sarebbe verificata la stessa cosa, ma non Helmut Marko.
Per il talent scout della Red Bull, nonché profondo conoscitore del tedesco avendo portato alla consacrazione tra il 2009 e il 2013, in Aston Martin il #5 sarebbe già diventato il numero 1.
Senza volerci paragonare al plenipotenziario austriaco, noi nutriamo seri dei dubbi che possa essere così, non solo a proposito di un’eventuale parità di trattamento, ma addirittura di un possibile favoritismo nei confronti dell’ex ferrarista. Il motivo è semplice. E’ difficile immaginare che patron Lawrence, pur sforzandosi di svolgere la mera funzione di investitore e proprietario di un team, possa dimenticare di aver sborsato fior fiori di milioni negli anni soltanto per fare andare il piccolo Lance nella complessa carriera automobilistica.
Tralasciando questa semplice riflessione e tornando al parere del manager di Graz, il mentore energetico ha esaltato la performance di Seb a Baku, in quanto in linea con quelle del suo glorioso passato.
Sebastian è davvero tornato quello di prima?
A conquistare il 78enne il secondo gradino del podio ottenuto dal campione di Heppenheim, cos’ come l’aggressività mostrata e i sorpassi effettuati. “Sono felice di aver assistito ad una svolta da parte sua nel giro di poco tempo. Mi auguro possa ripetersi anche su altri circuiti”, ha affermato ad Auto Motor und Sport. “E’ chiaro come ormai sia il riferimento per la squadra. Qualcosa che non renderà di certo felice il capo”, ha ironizzato il dirigente.
In effetti analizzando i freddi numeri la realtà è esattamente quella, dato che il quattro volte iridato è nono della generale con 28 punti, mentre Lance è tredicesimo con 9. 
Chiara Rainis
