Andrea Dovizioso continua a lasciare in sospeso la Aprilia, che attende una sua risposta per definire il suo futuro in MotoGP
È nato come un semplice corteggiamento, ma si sta trasformando in un flirt dalle alterne vicende, con tanto di allontanamenti e riavvicinamenti, e dalla durata degna della miglior telenovela. Il paddock della MotoGP e gli appassionati italiani restano dunque appesi ad una delle situazioni più interessanti, ma anche incerte, del mercato piloti: quella del possibile ingaggio di Andrea Dovizioso da parte della Aprilia.
La Casa di Noale non ha fatto mistero del suo interesse a portare in squadra un centauro veloce, talentuoso ma soprattutto esperto e tecnicamente sensibile come il forlivese, che potrebbe dare un grosso contributo alla crescita della RS-GP. Tanto da mettere sul piatto una proposta di ingaggio di primo livello, all’altezza del valore di Dovi.
Lui, però, non ha ancora sciolto la riserva, anzi, sta continuando a tirare la corda prima di prendere la decisione definitiva. Con il risultato di mettere in difficoltà anche la stessa Aprilia, che ha bisogno di una risposta netta da parte sua al più presto, anche per programmare il proprio futuro.
Per ora Dovizioso ha avuto due test a disposizione per sperimentare la moto veneta: nel primo ha avuto appena il tempo di prendere le misure, il secondo è stato condizionato dalla pioggia. Dunque, Andrea spiega di avere bisogno di altri giri veloci e di altro tempo per prendere una decisione.
“L’esperienza ad oggi con Aprilia è stata limitata dall’approccio iniziale e dal maltempo”, ha raccontato ai microfoni del Resto del Carlino. “La moto va portata al limite in tutte le fasi della curva per poterci entrare davvero dentro. Mi sono fatto la mia idea ed ho dato alcuni feedback ma per le informazioni precise occorrerà spingere in un certo modo”.
Per questo motivo, la sua scelta sul 2022 rimane ancora in sospeso, alla faccia dei presunti ultimatum giunti dal costruttore italiano: “Non ho ancora deciso cosa farò in futuro”, mette in chiaro Dovi. “Ora vivo alla giornata, mi nutro di passioni e faccio quello che mi va di fare come il motocross. Non mi sono mai allenato così tanto nella mia carriera come in questo periodo. Il cross ti obbliga a stare in moto parecchio tempo ed i miei test fisici, nonostante l’età, sono davvero buoni”.
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