Pol Espargarò confessa il principale problema durante le sessioni di prove. L’adattamento alla Honda si sta rivelando più difficile del previsto.
L’adattamento di Pol Espargarò alla Honda si sta rivelando più difficile del previsto. La RC213V doveva rappresentare la moto per proiettarlo verso la corsa iridata, ma dopo sette gare il podio è ancora lontano. Troppi i problemi tecnici che rallentano il feeling con il prototipo dell’Ala dorato. “Nell’ultimo GP è stato anche peggio di prima”. In casa HRC non cercano alibi, Alberto Puig ha confermato a chiare lettere che ci sono dei nodi da sciogliere e gli stessi risultati di Marc Marquez ne sono la conferma. La sua condizione fisica non è la sola responsabile delle varie cadute riportate in gara.
Caduta anche per Pol Espargarò che scivola al secondo posto tra i piloti Honda alle spalle di Taka Nakagami. Dall’inizio della sua nuova avventura c’è un problema che lo affligge particolarmente e su cui sta lavorando insieme agli ingegneri. “Non appena torno ai box e poi esco di nuovo, ho difficoltà a riportare le gomme nella finestra di lavoro. Il warm-up dopo lo stop è difficile per noi, e questo ci preoccupa da molto tempo, è stato così tutto l’anno”, ha detto il minore dei fratelli Espargarò.
Nel test dello scorso lunedì sono state vagliate diverse soluzioni per provare a compiere un ulteriore step, a cominciare da un nuovo pacchetto aerodinamico e qualche limatura al telaio. “La cosa positiva è che in gara non conta perché non ci fermiamo ai box. Possiamo mantenere le gomme nella finestra di lavoro e migliorare continuamente”. A quel punto però subentrano i problemi con l’anteriore e la mancanza di grip al posteriore. “Nelle sessioni di prove è difficile se vogliamo provare cose diverse – ha concluso il pilota Repsol Honda -, perché abbiamo solo pochi giri con un ottimo grip che possiamo fare con un treno di gomme”.