Verstappen è il nuovo Senna. La dichiarazione del boss Honda trova un inaspettato appoggio nell’amico Berger.
Al termine del GP di Monaco, appuntamento vinto proprio da Max Verstappen, il responsabile della Honda Masashi Yamamoto aveva avanzato un paragone pesante tra l’olandese e Senna a proposito delle enormi somiglianze nello stile di guida dei due. Non bastasse il dirigente si era addirittura spinto a sostenere che il #33, grazie alle sue grandi doti, potrà tranquillamente superare il record di sei successi detenuto da Ayrton nel Principato.
E se per alcuni anche solo sentir avvicinare le due figure potrebbe sembrare un sacrilegio, non così è per Gerard Berger il quale, pur riconoscendo la superiorità di Beco in termini di carisma e personalità non ha bocciato l’opinione espressa dal nipponico, figlia comunque di una confessione di Toyoharu Tanabe, ex dt della Casa di Sakura, in carica nell’epoca d’oro del brasiliano.
“Molti tecnici presenti nel gruppo di lavoro odierno non c’erano allora, ma se lo dice lui va presa seriamente come affermazione. Essendo stato il mio ingegnere di pista conosceva esattamente i dati della telemetria del driver di San Paolo”, ha commentato a sport-de.
Hamilton al top, ma Mad Max non è da meno
Come tutti, anche l’austriaco è rimasto colpito dai progressi fatti dal 23enne che oggi agli azzardi preferisce una condotta intelligente e misurata, volta a non sprecare risultati utili per l’ansia da prestazione. “Malgrado l’età è piuttosto maturo ed esperto”, ha considerato elogiando l’atteggiamento tenuto a Baku. “In Azerbiajan è stato molto accorto sebbene avesse la macchina per compiere sorpassi. Sa esattamente ciò che fa”, ha sottolineato analizzando poi l’ottima partenza di Montecarlo che gli è valsa la prima piazza.
“Quest’anno possiede un’arma affilata, di conseguenza le chance di vederlo conquistare l’iride sono elevate”, ha infine valutato il 61enne.
Chiara Rainis