Il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, bacchetta il comportamento tenuto dalla sua diretta rivale Yamaha
Un colpo sotto la cintura all’indirizzo della diretta rivale nella lotta per il titolo iridato, la Yamaha. E, allo stesso tempo, la difesa di un grande pilota italiano.
Non sono sicuramente passate inosservate le parole che il direttore generale del reparto corse Ducati, Gigi Dall’Igna, ha rivolto alla Casa dei Diapason, in particolare sul trattamento riservato a Franco Morbidelli. Che, pur avendo ottenuto il secondo posto generale nella scorsa stagione, si è visto affidare dal suo marchio una moto vecchia di due anni.
“Ducati non si sarebbe comportata così con un vicecampione del mondo, dato che lo sport deve essere uno dei principali aspetti quando si ragiona in termini di squadra e piloti”, ha affondato Dall’Igna ai microfoni del sito specializzato GPOne.com.
Dall’Igna sta con Morbidelli (e contro la Yamaha)
L’unico alibi concesso dall’ingegnere veneto agli avversari riguarda le tempistiche della scelta: “Di sicuro una decisione del genere deve essere presa attorno a giugno-luglio e non a fine stagione. Immagino che Yamaha si sia trovata impreparata e nella condizione scomoda di avere un pilota importante in casa, senza però riuscire a gestirla al meglio. Credo infatti che la sfortuna di Franco sia stata questa, nonostante lui abbia meritato la moto versione 2021″.
Resta però l’accusa rivolta alla Yamaha di essersi comportata in modo non corretto con il suo portacolori italo-brasiliano. Un’accusa che ha fatto discutere. In parecchi hanno fatto notare come, quando il vicecampione del mondo era ducatista, Andrea Dovizioso, i suoi rapporti con i vertici della squadra all’epoca erano molto tesi.
Ma forse Dall’Igna si sta muovendo sotto traccia nel mercato piloti. E, furbamente, potrebbe aver gettato l’amo a Morbidelli, scontento della gestione da parte del suo costruttore, con l’obiettivo di portarlo a Borgo Panigale.
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