Un’altra giornata storta per Valentino Rossi il venerdì di prove libere del Gran Premio di Germania. Che lo fa interrogare sul futuro
Al termine del venerdì di prove libere del Gran Premio di Germania, Valentino Rossi è costretto a raccontare l’ennesima giornata storta. Conclusa al ventunesimo e penultimo posto, davanti solo a Pecco Bagnaia, e condita anche da una scivolata.
“Nel pomeriggio ho provato le due gomme dure e avevo un passo non male, giravo sull’1:22 basso”, racconta il Dottore. “Purtroppo, verso la fine del tentativo, sono caduto alla prima curva. Questo mi ha costretto ad usare la seconda moto, con la quale mi trovavo peggio, e mi ha fatto perdere fiducia. Poi ho commesso anche un errore nel mio giro veloce. Ma perdo troppo nel terzo intermedio, devo migliorare”.
I risultati non all’altezza delle aspettative cominciano però ad essere un po’ troppi. Tanto che persino il suo acerrimo rivale Marc Marquez oggi lo ha stuzzicato, affermando che al suo posto non accetterebbe mai una situazione del genere. Non che il Dottore la accetti volentieri.
“Mi sembra di essere abbastanza chiaro quando parlo di queste cose”, sbotta. “Ho continuato perché speravo di essere più competitivo. Magari non di giocarmi il titolo, ma comunque di stare davanti, fare delle belle gare, essere tra i protagonisti: diciamo, nei primi cinque, magari sul podio nelle giornate giuste. Correre così avrebbe avuto senso, invece i risultati sono stati peggiori di quelli che mi aspettavo. Non mi piace arrivare sedicesimo o ventesimo, non sono qui per questo, non mi dà gusto”.
L’intenzione del fenomeno di Tavullia era semmai quella di mettersi in gioco: “Il 2020 è stata una stagione strana, atipica, per colpa del Covid. Avevo anche cambiato capotecnico (da Silvano Galbusera a David Munoz, ndr) e volevo misurarmi in un’annata vera”. Ma, di fronte a questo rendimento, l’unica scelta sensata sembra quella di appendere il casco al chiodo. E magari dedicarsi alle macchine, come ha da tempo progettato.
“Ho sempre detto di voler correre in auto”, ammette. “In passato ho corso nel Wrc, perché sono un fanatico del rally, ma è molto difficile. Preferisco correre in pista e ho anche esperienza in Gt3: una categoria interessante, in cui sono presenti molti costruttori, dalla Ferrari alla Porsche. Mi piacerebbe guidare in quella specialità, non so ancora in quale campionato”.
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