La Ferrari chiude il Gran Premio di Francia con il peggior risultato dell’anno. E Charles Leclerc imita il boss Mattia Binotto
“Oggi è stato molto difficile, tocca a noi analizzare bene e capire perché fossimo così lontani in gara”. A parlare è Charles Leclerc, ma sembra quasi di risentire il consueto ritornello del Mattia Binotto imitato da Maurizio Crozza: “Si tratta di capire”.
E di cose da capire, la Ferrari ne ha tante dopo questo Gran Premio di Francia di Formula 1. Perché un undicesimo e un sedicesimo posto, ovvero il peggior risultato della stagione, non può andare giù tanto facilmente.
“Sia Carlos che io abbiamo fatto tantissima fatica”, racconta il Piccolo principe. “Ho tentato anche un ultimo pit stop alla fine, ripartendo con le medie per fare qualcosa di diverso, e anche con i settaggi sul volante, con la guida. Insomma, le ho provate tutte, ma abbiamo consumato le gomme troppo velocemente. Il problema è abbastanza grosso e non riusciremo a risolverlo in breve tempo, dobbiamo migliorare quest’anno per essere competitivi il prossimo. Siamo ancora in tempo, ma dobbiamo davvero capire che cosa ci rallenta”.
Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, dunque, che ha colto di sorpresa anche gli uomini della Rossa. Compreso Carlos Sainz, che pure ha fatto meglio del suo compagno di squadra: “Non ci aspettavamo di fare questa prestazione”, confessa lo spagnolo. “Al venerdì il passo non era male, oggi invece sul finale eravamo due secondi più lenti degli altri. Non è un problema nuovo, è fin dal Bahrain che soffriamo nel passo gara, bisogna capire in fretta le cause”.
Ma è il team principal Binotto in persona (quello vero, stavolta) a tracciare la diagnosi più impietosa: “Siamo andati male non solo rispetto a Barcellona, ma rispetto a tutte le altre gare e anche a quanto si era visto venerdì. Abbiamo disputato una brutta gara, siamo arrivati fuori dai punti, una batosta pensando alla classifica costruttori”.
Anche l’ingegnere italo-svizzero si gratta la testa e dovrà tornare alla scrivania a studiare: “Qualcosa non ha funzionato. Abbiamo avuto graining quindi dobbiamo capire se dipende dal surriscaldamento delle gomme. Quest’anno con il caldo andiamo in difficoltà con le gomme: erano problemi che sapevamo già di avere l’anno passato e non c’è stata possibilità di intervenire perché le macchine sono state congelate a livello regolamentare. Le pressioni più alte imposte dalla Pirelli potrebbero essere la causa, ma non voglio anticipare analisi perché sarebbero premature. Analizzare e capire è sempre il primo passo per correggere”.
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