In Casa Ferrari si respira aria di ottimismo nonostante la batosta presa al Paul Ricard e il boss Binotto alza l’asticella.
Giusto qualche giorno fa in Francia, la Ferrari ha dato quasi la prova di essere tornata indietro. Dopo una fugace ripresa che faceva davvero ben sperare, per qualche motivo, forse di gomme, forse di altro, a Le Castellet ha fatto il passo del gambero. Undicesima con Sainz e sedicesima con Leclerc, la Rossa non è mai stata in gara.
Convinto che non si sia trattato dell’inizio di un trend, quanto piuttosto di un caso isolato, il team principal Mattia Binotto ha suonato la carica in vista dell’appuntamento del prossimo weekend al Red Bull. Lì, secondo l’ingegnere nato in Svizzera, la SF21 dovrebbe trovarsi meglio e questo permetterà alla squadra di riportarsi a ridosso della terza piazza costruttori, ad oggi in mano alla McLaren.
“La pista sulla carta dovrebbe essere più favorevole alle caratteristiche della nostra vettura. Molto dipenderà anche dalle condizioni meteo”, ha affermato a Motorsport.com, prevedendo un altro po’ di sofferenza in Inghilterra a metà luglio.
Ben attento a non aumentare troppo le attese nei confronti dei suoi piloti e di una monoposto con evidenti limiti, il 51enne ha parzialmente corretto il tiro. “Non voglio dire che saremo competitivi come a Monaco o Baku, ma pensiamo di fare una prestazione migliore di quella che c’è stata lo scorso fine settimana”, ha messo le mani avanti.
Tornando a quanto accaduto in Provenza il dirigente ha dato la gomma alle “scarpe” e all’incapacità di farle funzionare a dovere. “E’ stato brutto restare fuori dai punti, ma non credo si sia visto il vero potenziale della macchina”, ha dichiarato promettendo un grande lavoro in ottica futura.
Per adesso il primo obiettivo deve essere recuperare terreno nella classifica marche e per farcela la scuderia dovrà investire in qualche aggiornamento.
Chiara Rainis