Il collaudatore della Ducati, Michele Pirro, dice la sua sul possibile ritorno sulla moto di Borgo Panigale di Valentino Rossi 
“Io credo che Valentino sappia…”. Tiene banco in questi giorni nel paddock della MotoGP il tema del possibile ritorno di Valentino Rossi alla Ducati, tanto che ad esprimersi in merito è addirittura il collaudatore Michele Pirro.
Una delle opzioni che il Dottore ha di fronte in vista della prossima stagione, oltre a quelle del rinnovo con la Petronas e del ritiro dal motociclismo (magari per dedicarsi alle auto), è quella che lo porterebbe a diventare pilota oltre che team manager della sua VR46. E, quindi, a correre per un ultimo campionato con la Desmosedici, la moto satellite che la sua squadra di Tavullia schiererà.
Se si tratta di un’ipotesi realistica lo scopriremo quando il diretto interessato scioglierà la riserva sul suo futuro, ovvero nel corso della pausa estiva del mese prossimo. Intanto, però, è sicuramente affascinante. Soprattutto perché l’accostamento tra Rossi e la Rossa rimanda al biennio 2011-2012, uno dei più negativi della carriera del nove volte iridato.
Michele Pirro ha le idee chiare su Valentino Rossi alla Ducati
Il suo primo sodalizio con la squadra di Borgo Panigale non fu affatto vincente, ma secondo il tester del marchio, Pirro, la colpa fu di una moto all’epoca non all’altezza. “Ha avuto solo la sfortuna di usare la Ducati in un momentaccio”, ha affermato Michele ai microfoni del sito specializzato Mowmag. “Credo che questa sia un’altra Ducati, con cui potrebbe comunque divertirsi. Però non so, penso che in fin dei conti anche l’età faccia la sua parte”.
A livello personale, Pirro vorrebbe rivedere Valentino Rossi sulla sua moto, quella che lui stesso sviluppa nel corso di lunghe sessioni di test. Ma non sembra così sicuro che questa eventualità si possa effettivamente realizzare. “Sicuramente magari mi piacerebbe che la provasse un giorno, ma non sono convinto che fare una stagione possa essere per lui, tra virgolette, una cosa positiva”, conclude. “Mi piacerebbe, ma credo che ci siano tanti altri fattori in ballo”.
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