Le brutte prestazioni di Leclerc e Sainz in Francia hanno fatto scattare l’allarme. E nel mirino finisce anche lo sviluppo della vettura del prossimo anno
Un brusco risveglio quello della Ferrari dopo il GP di Francia. Al Paul Ricard la Rossa è ripiombata di colpo al 2020, quando soffriva terribilmente il consumo delle gomme. E veniva superata con facilità dalle sue avversarie, finendo a metà gruppo.
A Le Castellet, la SF21 è tornata a vivere tutte le paure della scorsa stagione: una vettura nervosa, incapace di trovare un ritmo all’altezza ma soprattutto mangia-gomme come non mai. Molto più dei suoi competitor. Tanto che qualcuno, vedi Aston Martin, ha alluso anche in maniera non troppo velata, che le prestazioni precedenti della Ferrari fossero dovute anche a accorgimenti “speciali”, tirando in ballo il caso delle pressioni delle gomme, esploso in tutti i sensi dopo il weekend di Baku.
Di sicuro c’è che le prestazioni della Ferrari in Francia hanno lanciato un segnale d’allarme a Maranello. Qualcosa è andato storto e il timore è che le condizioni particolari vissute la domenica (temperature decisamente inferiori rispetto ai primi due giorni e tanto vento in pista) non c’entrino troppo con la performance scadente della vettura.
E la sensazione è che i timori siano anche in chiave 2022. Sappiamo tutti del grande cambio regolamentare per la prossima stagione, con la Ferrari che da tempo sta sviluppando la nuova vettura, sacrificando quella di quest’anno. Ma il risultato del Paul Ricard ha fatto drizzare le orecchie a più di qualcuno nel box della Rossa. la paura è che questo problema, ritornato a sorpresa ora dopo che sembrava essere superato, possa essere riportato anche sulla nuova macchina in progettazione.
A dirlo chiaramente è stato anche Charles Leclerc: “Adesso sta a noi analizzare bene e capire come mai fossimo così lontani in gara. Abbiamo provato di tutto anche con i settaggi sul volante alla guida ma alla fine mangiavamo troppo velocemente le gomme. A breve termine sarà difficile migliorare, non credo ce la faremo perché come abbiamo visto è un problema abbastanza grosso, qui soprattutto, abbiamo fatto tantissima fatica. Penso che ci vorrà un po’ di tempo per risolverlo, credo siamo ancora in tempo per l’anno prossimo, ma dobbiamo comprendere cosa effettivamente ci sta rallentando”.
Insomma l’allerta deve essere massima a Maranello. La Ferrari sta facendo all-in sulla vettura 2022, che secondo i vertici deve essere quella della riscossa, quella che deve tornare a far gioire i tifosi e magari tornare in vetta al mondo. E non sono permessi ulteriori errori sul progetto. Altrimenti la situazione, visto anche lo stop alle evoluzioni imposto dai futuri regolamenti, rischia di essere ancora una volta compromessa.
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