Marc Marquez non è stato l’unico dei suoi a versare lacrime dopo la vittoria del Sachsenring: è capitato anche al suo manager Emilio Alzamora
Un’impresa sportiva con pochi eguali. Ma, soprattutto, un momento di grande emozione e gioia dal punto di vista umano. Ha portato con sé una comprensibile carica di sentimento, domenica, il ritorno alla vittoria di Marc Marquez dopo oltre cinquecento giorni di digiuno. Segnati dalla frattura all’omero che lo ha costretto ad una lunga inattività e che tuttora fa sentire i suoi postumi sul fisico del campione.
Eppure il Cabroncito ce l’ha fatta: sulla pista del Sachsenring, quella sulla quale più di tutte è sempre stato imbattibile, è riuscito a prendersi una rivincita dal sapore eroico. Quanto sia stato importante questo risultato per lui lo testimoniano le lacrime che lo stesso fuoriclasse di Cervera ha versato dopo essere sceso dalla sua Honda, nel parco chiuso.
Il pianto di Marquez e quello di Alzamora
Ma Marquez non è stato l’unico dei suoi a piangere, a caldo, dopo la gara. È capitato anche al suo manager, Emilio Alzamora. “Chi non si commuoverebbe davanti ad un’impresa del genere?”, ha ammesso. “Ho incontrato questo ragazzo quando aveva dodici anni e ho seguito da vicino tutto ciò che ha raggiunto nel corso della sua carriera. Se non provassi emozione per questa storia non sarei umano”.
Non è stata una vittoria come le altre, insomma. E non avrebbe mai potuto esserlo: “Rivedere Marc sul gradino più alto del podio è stato molto, molto speciale”, prosegue Alzamora. “E soprattutto rivivere la sensazione di vincere un Gran Premio di MotoGP, siamo tutti molto orgogliosi. Su questo circuito, essendo fisicamente meno impegnativo, ha saputo difendersi molto bene”.
Ora, però, Marquez ha di fronte a sé ancora la fine della sua scalata, per ritrovare le perfette condizioni del braccio destro: “Siamo sempre stati molto consapevoli dell’infortunio che ha subìto Marc, di tutte le fasi che ha attraversato, nel bene e nel male”, conclude il suo procuratore. “L’importante è che sia sulla buona strada per il totale recupero e continui a migliorare”.
LEGGI ANCHE —> Marquez può vincere il Mondiale? Gli spagnoli ora ci credono davvero