Paolo Simoncelli ha guardato il GP di Germania da casa. Il manager del team SIC58 stavolta cambia opinione sulla direzione gara.
Paolo Simoncelli ha assistito al GP di Germania da casa. Un week-end iniziato con delle qualifiche eccellenti per il team SIC58 Squadra Corse in Moto3, con entrambi i piloti nelle prime file in griglia di partenza, con Lorenzo Fellon che ha guadagnato la 2ª fila per la prima volta in carriera e con Tatsuki Suzuki terzo sullo schieramento. Sembrava che l’assenza di Paolo portasse quasi fortuna, ma i risultati non sono stati brillanti.
La gara della classe cadetta è sempre imprevedibile, con il francese che è caduto a metà gara senza portare punti a casa. “Come risultato finale però ci aspettavamo tutti un po’ di più, Tatsuki poteva vincere mentre Fellon guadagnare qualche punto in campionato, fino a domenica mattina era stato fatto un ottimo lavoro. Lorenzo è stato sfortunato, ci sono stati una serie di incidenti e lui è rimasto coinvolto in uno di quelli. Faccio fatica a capire certi piloti, la gara è lunga e certe cavolate a metà gara non hanno proprio senso”
L’italo-giapponese Tatsu Suzuki ha invece chiuso all’ottavo posto al Sachsenring, un piazzamento che lascia un po’ di amaro in bocca. “Discorso diverso per Suzuki invece che a metà dell’ ultimo giro non è stato incisivo, non ha, come si suol dire, colto l’attimo e si è fatto superare da tutti quei piloti che girano in quei decimi di secondo fino a slittare in 8ª posizione. Dispiace, perché avrebbe potuto vincere”. Tra le note liete del week-end tedesco una direzione gara che stavolta non ha sbagliato un colpo. “Finalmente posso dire di aver visto una direzione gara all’ altezza di tale nome, si è sentita la presenza con penalità giuste e immediate. Perché come ripeto spesso – ha concluso Paolo Simoncelli -, questi giovani hanno bisogno di imparare, di regole certe e di venir sanzionati senza esitazione”.