Malgrado per lui le cose non si stiano mettendo al meglio Ricciardo non ha smesso di credere nella possibilità di laurearsi campione.
Lasciata la Red Bull per seguire la propria strada, nella speranza di ottenere maggior spazio rispetto a quello che avrebbe continuato ad avere al fianco di Verstappen Daniel Ricciardo ha finora sortito l’effetto contrario. Se nella compagine di Helmut Marko e soci poteva puntare al podio, tra Renault e McLaren l’obiettivo è diventato più difficile da raggiungere.
Dal suo addio agli energetici nel 2019 ha conquistato appena tre top ten, all’Eifel e a Imola lo scorso anno. Poi tante prestazioni non altezza che ne stanno compromettendo la fama di pilota veloce ed aggressivo.
Che sia ormai passato il suo tempo sembra quasi scontato da dire, ma l’australiano spronato e punzecchiato dal giovane compagno di box Norris, ha rivelato di non aver abbandonato le sue ambizioni.
Annunciata l’intenzione di rimanere in F1 per almeno un altro paio di stagioni (volontà della scuderia permettendo), il driver di Perth ha posto come suo personale target prima della pensione un campionato del mondo. Qualcosa di poco fattibile, per la verità, a cui Honey Badger sembra credere fortemente.
Soddisfatto dell’atmosfera che si respira a Woking e convinto che da qui ad Abu Dhabi saprà recuperare forma e terreno, il 31enne ha promesso che lavorerà sodo. “Devo soltanto guidare meglio”, l’autoanalisi parlando a motorsport-total.com . “Ovviamente vorrei subito fare i fuochi d’artificio, ma so che ci vorrà del tempo per riuscirci. Con la mente sgombra arriveranno di conseguenza riscontri cronometrici migliori”, ha quindi riconosciuto.
Ad oggi nono della generale con 34 punti, il #3 è stato spesso criticato dallo stesso Lando, secondo cui sarebbe troppo debole mentalmente e pretenderebbe sempre e comunque un’auto perfetta anche quando non è possibile. Vedremo se con il passare delle gare l’aussie sarà in grado di tirarsi fuori dall’impasse in cui si è trovato un po’ per tutti a sorpresa.
Chiara Rainis