Bottas al centro delle critiche per un avvio di 2021 piuttosto deludente, replica a coloro che lo definiscono senza carattere.
Bottas troppo moscio? Sono in molti a pensarlo. Al termine della passata stagione aveva promesso che dopo l’inverno sarebbe diventato un altro. Più maturo, solido, veloce e determinato, ed invece le prime sette gare del 2021 ci hanno restituito il medesimo Valtteri che avevamo lasciato a dicembre ad Abu Dhabi. Anzi, addirittura un po’ peggio. Schiacciato dal peso delle attese e da un mercato piloti che lo vorrebbe presto sostituito dal talentuoso George Russell, il #77 non è più riuscito nemmeno a svolgere il compito per cui è stato assunto, ovvero aiutare il compagno di squadra Hamilton e oggi viaggia addirittura in quinta posizione nella generale con appena 59 punti contro i 131 del leader Verstappen e i 119 di Lewis.
“Ogni inizio di mondiale mi chiedo sempre cosa posso migliorare”, ha affermato dalla Stiria difendendosi dalle accuse di mancanza di verve e di tempra. “Nessuno sa come mi relaziono con il team. In Francia ho anche fuori le mie emozioni e sono contento che sia piaciuto a boss Wolff“, ha proseguito ricordando lo sfogo via radio in cui si lamentava per non essere stato ascoltato in merito alla strategia da adottare.
Se il driver di Nastola, quell’episodio è stato soltanto figlio del disappunto per un podio che stava sfumando, per i media sarebbe invece la prova che le chiacchiere sul suo possibile licenziamento hanno guastato il rapporto tra le parti.
“E’ una percezione completamente falsa”, si è affrettato a negare. Andiamo d’accordo. Tra noi non ci sono problemi e questo tipo di situazioni possono capitare. Anche in passato è stato così, i messaggi sono sempre stati molto diretti ed in linea con i sentimenti del momento. Quando pensi che ci sia un modo per far meglio lo fai presente”, ha chiosato facendo spallucce anche alle domande sulle discussioni in merito ad un rinnovo che pare quanto mai improbabile.
Chiara Rainis
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