Dall’Austria il grido dei piloti Ferrari. A Maranello si brancola nel buio e il team non ha capito ancora dove intervenire.
A questo punto dobbiamo dedurre che è stata una pura illusione. Quei risultati promettenti messi in scena dalla Rossa tra Montecarlo e Baku sono stati fortuiti e probabilmente non vi sarà replica. A farlo capire è stato Charles Leclerc il quale, dal paddock della Stiria, ha riconosciuto il deficit della sua SF21. Quello chiaramente emerso in Francia e chi non gli ha consentito di andare oltre la sedicesima posizione.
“Siamo consapevoli di avere dei problemi”, ha dichiarato il moegasco. “Stiamo lavorando per cercare di risolverli, ma al Paul Ricard sono tornati in maniera importante”.
In poche parole alla Ferrari hanno ben chiaro di essere nei guai, ma non come fare per tirarsene fuori. E già di per sé il fatto che uno dei due driver ammetta platealmente davanti ai media questa situazione non è per nulla confortante, anzi, il contrario.
“Il massimo che possiamo fare è provare a dare il miglior feedback ai nostri ingegneri”, ha aggiunto sconsolato.
Altrettanto impensierito, Carlos Sainz ha invece preferito tamponare ferite e magagne esaltando lo spirito sinergico mostrato dalla scuderia non appena sono tornate a galle le criticità con le gomme.
“È stato bello vedere come una squadra così grande si sia mobilitata per affrontare e risolvere questa problematica”, ha detto, “Personalmente sono stato coinvolto in tutti gli incontri e le discussioni mirate a capire come poter migliorare”, ha evidenziato rimandando al lungo periodo il punto fine, o comunque al termine dell’indagine avviata dopo la débâcle di Le Castellet.
Dopo sette gran premi il Cavallino è quarta della generale con 94 punti contro i 110 della McLaren e da quanto si può captare potrebbe rimanere in quella posizione ancora per un po’, se non addirittura scivolare indietro.
Chiara Rainis