Schumacher e i problemi di sedile: “Ho chiesto aiuto a Vettel”

Alla vigilia del GP di Stiria Schumacher ha svelato il motivo per cui in Francia, prima del via della gara, ha chiamato Vettel.

Mick Schumacher e Sebastian Vettel (©Getty Images)

Che Mick Schumacher si fidi cecamente di Vettel e lo consideri un mentore, nonché un amico, non è una novità. Tuttavia quanto accaduto al Paul Ricard domenica scorsa è stato qualcosa di davvero fuori dal comune. Proprio nelle fasi calde del pre-corsa, quando le vetture erano già in griglia, il pilota della Haas è andato a chiamare Sebastian per fargli controllare il suo abitacolo.

Anche se avrebbe potuto benissimo chiedere ad un tecnico del suo team, il figlio di Michael ha preferito affidarsi ai suggerimenti di un avversario. Qualcosa di anomalo, malgrado il noto rapporto tra i due, che dovrebbe far riflettere il box americano, specialmente perché il fatto è avvenuto nei minuti solitamente concitati che precedono il GP, in cui ciascun driver è chiuso nel proprio mondo nel tentativo di trovare il giusto focus per affrontare l’evento. Che Schumi Jr. si fidi poco dei suoi ragazzi? Potrebbe essere, sebbene lui da galantuomo l’ha spiegata diversamente.

“Sono seduto storto dall’inizio della stagione. Il sedile è troppo centrale e io non riesco a stare dritto”, ha affermato al Red Bull Ring. “Ne avevamo già parlato assieme, per cui ho approfittato dell’occasione per mostrarglielo. Ha consigliato a mia mamma di romperlo, così me ne fanno uno nuovo, ma non è successo e per adesso me lo devo tenere!”, ha poi scherzato, sostenendo che si tratta di qualcosa che andrà risolto per la seconda parte di campionato, ma che è ancora sopportabile.

“Al momento è più importante focalizzarsi sul weekend e sulla sua preparazione, piuttosto che farsi distrarre da cose secondarie”, ha infine aggiunto svelando che per adesso la scomodità non si è ancora trasformata in un fastidio ingestibile.

Mick Schumacher (©Getty images)

Chiara Rainis

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