Buon compleanno, Max Biaggi: il più acerrimo tra gli avversari di Valentino Rossi festeggia oggi i suoi primi cinquant’anni
Tanti auguri, Max Biaggi. Il fuoriclasse romano del motociclismo compie oggi cinquant’anni: i primi di una vita e di una carriera che lo hanno reso uno dei piloti più vincenti della sua generazione.
Da bambino erano il calcio e il tifo per la sua squadra del cuore, la Roma, ad appassionare di più il piccolo Max. Finché nel 1989, quando compì diciassette anni, ricevette il regalo di compleanno che avrebbe cambiato la sua vita: una moto, per la precisione una Aprilia RS125. Fu amore a prima vista.
L’anno successivo cominciò subito a correre in classe 125. E a vincere, aggiudicandosi il campionato italiano Sport Produzione. Dodici mesi dopo, era già passato in 250, sempre con la Aprilia, laureandosi campione europeo. Nella stagione che seguì, era già a tempo pieno nel Motomondiale. Della classe di mezzo sarebbe diventato dominatore assoluto, vincendo quattro titoli mondiali consecutivi.
Nel 1998 arrivò il debutto in 500, con la Honda. E che debutto: pole position, vittoria e giro più veloce alla gara d’esordio, il Gran Premio del Giappone. Un’impresa riuscita solo un quarto di secolo prima a Jarno Saarinen. A fine anno sarebbe arrivato secondo dietro al leggendario Mick Doohan. Poi il passaggio alla Yamaha, per lottare contro le dominanti moto della Casa alata, e un altro titolo di vicecampione iridato nel 2001.
Seguirono gli anni della MotoGP e della rivalità con Valentino Rossi, il suo avversario numero uno, così diverso da lui anche a livello caratteriale. Quando Biaggi era sulle copertine di tutti i rotocalchi per la sua presunta relazione con la top model Naomi Campbell, Rossi lo prese in giro salendo sul podio con una bambola gonfiabile che assomigliava a Claudia Schiffer. Per non parlare del GP di Spagna 2001, quando i due vennero addirittura alle mani dopo la gara.
Nel 2006 il Corsaro decise di lasciare definitivamente la MotoGP, ma dopo un anno sabbatico tornò in pista nel Mondiale Superbike. E vinse anche lì: fin dalla prima gara, in Qatar, diventando così l’unico pilota a trionfare al debutto sia nel Motomondiale che in Sbk. Nelle derivate di serie, conquistò altri due titoli mondiali, diventando il primo campione iridato per l’Italia in questa categoria.
Anche dopo il ritiro dalle corse non riuscì ad abbandonare la sua amata moto. Finché, a inizio giugno del 2017, mentre si allenava in supermotard sul circuito di Latina, cadde violentemente. Fu trasportato immediatamente in ospedale, rimase in rianimazione per oltre due settimane, fu sottoposto a numerosi interventi, ma alla fine riuscì ad emergerne vivo per miracolo. L’ennesimo trionfo.
Oggi, a cinquant’anni, Biaggi è testimonial della Aprilia, la Casa con cui ha conquistato la maggior parte dei suoi sei campionati, ma soprattutto team manager del suo Max Racing Team in Moto3. Ancora una volta contro Valentino Rossi e il suo team VR46. Rivali per sempre, anche sul muretto dei box.
La Lotus sembrava decisa nel puntare solamente sui modelli elettrici, ma qualcosa sta cambiando. Le…
Max Verstappen può già chiudere la battaglia mondiale sul tracciato cittadino del Nevada. L’olandese ha…
Nonostante Max Verstappen sia tornato a dettar legge in F1, non c’è una atmosfera rilassata…
Charles Leclerc non ha digerito quanto accaduto negli ultimi week-end ed ha mandato una frecciata…
La Yamaha ha chiuso la seconda stagione consecutiva senza vittoria, ma nel test di Barcellona…
Christian Horner il è team principal della squadra austriaca campione in carica. Toto Wolff, boss…