Valentino Rossi è soddisfatto del passo che ha mostrato sulla sua Yamaha del team Petronas nel sabato di qualifiche ad Assen
Anche sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Olanda, Valentino Rossi occuperà una piazzola non troppo esaltante: la dodicesima. Eppure un passo in avanti c’è stato: il Dottore è entrato direttamente nella fase finale delle qualifiche di oggi.
“Oggi è stata una giornata abbastanza positiva per me”, racconta a fine sabato. “Mi sono sentito bene in moto fin dal mattino e al pomeriggio, con temperature più alte, avevo un buon passo. Speravo di fare un tempo migliore di due o tre decimi in qualifica, ma mi sono ritrovato da solo e non ci sono riuscito”.
La mancanza di una scia buona lo ha costretto ad accontentarsi dell’ultimo posto nel turno finale della corsa alla pole position. In vista della gara di domenica, però, se il cielo lo aiuterà, il fenomeno di Tavullia potrà dire la sua. “Ora dobbiamo aspettare”, ammette. “Siamo stati fortunati che il meteo si sia mantenuto asciutto per tutto il giorno, speriamo sia così anche domani. Con il caldo faccio discrete prestazioni e la gomma dura posteriore funziona bene”.
A parte le due Yamaha ufficiali che letteralmente volano, il nove volte campione del mondo può giocarsela con i primi inseguitori: “Ad occhio Quartararo e Vinales sono i più veloci, ma dal terzo classificato (Pecco Bagnaia, ndr) fino a me abbiamo tutti un passo simile, siamo racchiusi in tre decimi. Io sarei contento di riconfermare le stesse sensazioni di oggi in sella e di restare con il gruppo di quelli buoni”.
Un punto interrogativo importante è quello che riguarda le gomme: la Michelin non si aspettava che nessun pilota utilizzasse la mescola dura al posteriore, invece nelle ultime prove libere in simulazione gara sono stati in molti a preferirla. “Questo mi conforta, perché non è che noi piloti siamo stupidi, è che davvero nessuno sa bene cosa aspettarsi dalle gomme”, sottolinea Rossi. “Nemmeno la Michelin lo sa, è sempre una sorpresa totale. Al sabato le dure andavano sette decimi al giro più veloci delle altre, ma non è detto che in gara sia la stessa cosa. Le carte si rimescolano sempre”.
A maggior ragione si rimescoleranno in una pista tecnica come quella che viene soprannominata l’università del motociclismo. Un tracciato per cuori forti, dove ci vuole fegato: “Questa è Assen, il paradiso per un pilota di MotoGP, una pista dove serve coraggio”. E, a Valentino Rossi, l’audacia non manca di certo.
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