Il rinnovo del contratto con Ktm di Danilo Petrucci rimane in bilico. Ma se non dovesse arrivare, l’alternativa è un’altra specialità
Il tredicesimo posto al traguardo del Gran Premio d’Olanda rappresenta un passo in avanti per Danilo Petrucci. Ma porta con sé anche tante comprensibili recriminazioni. Se non fosse stato per il giro cancellato ieri in qualifica, infatti, Petrux sarebbe partito molto più avanti e allora la sua gara avrebbe potuto prendere ben altra strada.
“Ho fatto una buona rimonta, ma se non parto più avanti è dura”, racconta il ternano. “Questa è stata una delle mie tipiche gare quest’anno. Come sempre ho speso tantissimo tempo nei primi dieci giri per superare. Sul finale non avevo più gomma per stare con Binder e Rins, è stato un peccato. Sicuramente bisogna migliorare in qualifica, ieri ne abbiamo avuto l’occasione, ma quel mezzo centimetro oltre i limiti della pista ha rovinato tutto. Il distacco non è veritiero, avevo un buon passo e a metà gara giravo come i primi. Ma almeno sono arrivato in zona punti, dopo due cadute di fila”.
Petrucci, obiettivo rinnovo in Ktm
Anche ora che la MotoGP si appresta ad andare in vacanza per un mese, sulla testa di Danilo aleggiano i dubbi sul futuro, per via di quel rinnovo del contratto che continua a latitare.
“Confido molto nella Ktm e loro credono in me”, spiega lui. “Io so comunque di aver dato sempre il massimo, vado in vacanza tranquillo. Non ho una scadenza per la loro decisione, non abbiamo ancora parlato. Mi stanno conoscendo e sanno quello che sto facendo, e sicuramente io ho la coscienza a posto e voglia di parlare con loro. Sono il primo a riconoscere che avrei voluto essere più competitivo e che devo compiere dei passi in avanti. Ma per farlo ho bisogno del loro aiuto, di una moto almeno più adatta alle mie dimensioni, anche a livello aerodinamico”.
L’alternativa si chiama sterrato
Se il suo obiettivo di ottenere il prolungamento oltre la scadenza a fine stagione non dovesse essere centrato, però, Petrucci ha comunque una serie di alternative. La prima l’ha rivelata ieri: quella di cercare una sella in Aprilia (dove però ha la concorrenza di Maverick Vinales). La seconda: lasciare del tutto il Motomondiale, per dedicarsi alla vecchia passione per lo sterrato.
“Il mio istinto sarà sempre quello di correre in moto, perché questi sono i momenti in cui mi diverto di più nella vita”, spiega. “Sto dando il massimo per restare in MotoGP, ma non so se basterà. Se non ci sarà posto qui, magari me ne troveranno uno da qualche altra parte, nei fuoristrada, nei rally, nell’enduro o altrove. Per me la possibilità di passare all’offroad è naturale: io ho cominciato proprio lì, in motocross, a quindici anni. Ho detto poi parecchie volte che il mio sogno sarebbe disputare la Dakar. Per la MotoGP sono quasi vecchio, per la Dakar direi che sono abbastanza giovane!”.
LEGGI ANCHE —> Quartararo ha già vinto il titolo? Valentino Rossi, così fa male! L’analisi