Dominio assoluto di Verstappen, che assesta un altro colpo al corpo di una Mercedes che ora sta faticando come non mai. Che sia pronta ad abdicare?
Un Gran Premio che è quasi una sentenza. La prima vera di questo Mondiale 2021: Max Verstappen ora è il più forte e così sarà dura stargli davanti. E togliergli la testa del Mondiale. Il messaggio è arrivato forte e chiaro in casa Mercedes, che si lecca le ferite.
Una stagione che sembra quella buona per l’olandese della Red Bull: quattro successi e tre secondi posti, con un gap con Lewis Hamilton che va aumentando di gran premio in gran premio. Ormai l’inglese è da quattro domeniche che non trova il successo. Ed è un dato ormai acclarato: questa Mercedes è al momento inferiore al duo Red Bull-Verstappen. C’è poco da fare.
In Stiria è arrivato un altro gancio al corpo della Mercedes, che deve subito dimostrare di poter recuperare terreno sugli avversari, come ha fatto nei momenti più difficili (a dire il vero pochi) delle ultime annate. La concorrenza stavolta è seria, così si rischia seriamente di abdicare malamente. Ma ad oggi sembra difficile capire dove si potrà migliorare. Anche perché qui, come per tutti, la testa è già al 2022, l’anno della rivoluzione. E la sensazione è che questi punti messi in cascina da Verstappen possano essere già decisivi per il titolo.
Chi deve mangiarsi le mani è la Ferrari, che esce dal GP di Stiria con un quinto e un sesto posto ma, viste le prestazioni delle Rosse, poteva essere una domenica diversa. E non tanto per il risultato in sé, perché Bottas e Perez erano comunque difficilmente “seguibili”, ma la lotta contro Lando Norris poteva andare in altro modo.
Carlos Sainz Jr. ha pagato caramente le qualifiche flop, perché in gara è andato davvero bene, con un ottimo ritmo sia con le medie che con le dure. Stessa cosa per Charles Leclerc, penalizzato dal contatto con Gasly al via e che ha dovuto mettere in pista tutta la sua furia agonistica per salvare un GP che sembrava malamente perso. Tanti bei sorpassi, anche rischiosi, ma soprattutto un ritmo molto simile a Perez. Segno che la Ferrari, dopo il weekend nero di Francia, era ben altra cosa. Ora basta con gli errori, tra una settimana c’è da riscattarsi. E visto il precedente, si può davvero sperare in qualcosa di meglio.
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