La prima parte di stagione si conclude in discesa per Jack Miller, che vede allontanarsi i sogni di titolo mondiale.
Una gara da dimenticare per Jack Miller che è dovuto rientrare ai box dopo essersi visto sventolare bandiera nera. Un duro colpo per l’australiano e le sue ambizioni di corsa al titolo mondiale: scivola al 5° posto a quota 100 punti con un distacco di 56 punti dal leader del campionato Fabio Quartararo.
Mentre era in lotta con il gruppo degli inseguitori Jack ha riportato una caduta che lo ha fatto scivolare ultimo, fino a quando non si è intravisto del fumo dallo scarico della sua Ducati Desmosedici GP21. A quel punto la direzione di gara gli ha ordinato di fermarsi e rientrare ai box. “Mi sentivo bene, effettivamente ero nel mio ritmo. Miguel ed io eravamo altrettanto veloci, gli altri davanti erano sempre più vicini a noi. Poi Mir ha fatto una delle sue manovre e Taka ha superato alla curva 5, si sono toccati. Ho frenato un po’ prima per poter trarne vantaggio.
La bandiera nera
A quel punto la gara dell’australiano è andata in fumo. “Non avevo abbastanza peso sulla ruota anteriore, sono solo caduto. È stata una caduta in prima marcia, in realtà non era niente. Ma ci è costato punti importanti. Anche il vento è stato un problema, soprattutto alla curva 12, dove anche Pecco ha avuto problemi. Non era la curva più facile. Sono molto arrabbiato con me stesso!”. Ci ha provato in tutti i modo a rientrare in zona punti, l’obiettivo non era impossibile, ma per motivi di sicurezza la gara si è conclusa. “Gli steward mi hanno spiegato dopo la gara perché mi hanno fermato. Il mio manubrio non era nemmeno piegato. Hai visto del fumo nero uscire dal mio scarico. Ma il sistema che stiamo usando brucia solo l’olio nello scarico, non è un problema. Non c’era motivo di fermarsi, la moto andava bene. Lo sapevo anch’io – ha concluso Jack Miller -. Ovviamente volevano controllare, ma non era niente”.