Lo storico commentatore e giornalista Nico Cereghini analizza le ragioni che porterebbero Valentino Rossi a restare in MotoGP, o a smettere
È il dilemma che continuerà a circolare nella testa di Valentino Rossi per tutto il mese di vacanze estive della MotoGP: appendere il casco al chiodo o continuare a correre anche nella prossima stagione?
Lo stesso Dottore ha messo in chiaro che la sua scelta definitiva arriverà proprio nel corso dell’estate, dunque queste sono le settimane decisive per sancire il suo futuro. E si tratta di un dubbio tutt’altro che semplice da sciogliere, perché entrambe le opzioni hanno degli importanti argomenti a loro favore.
Li elenca lo storico commentatore e giornalista Nico Cereghini nel suo editoriale scritto per il sito Moto.it. Le tre buone ragioni che Vale avrebbe per proseguire per un’altra stagione la sua lunga e impareggiabile carriera, salendo sulla Ducati del suo team VR46, sarebbero quelle di essere compagno di squadra del fratello Marini, provare le nuove gomme forse più adatte a lui e concedersi un’altra chance sulla Desmosedici.
“Per quello che io posso intuire resistono per lui diverse spinte a proseguire: come la voglia di correre accanto al fratello Luca, o la ventilata nuova Michelin anteriore 2022 che potrebbe concedergli molto più feeling e magari di chiudere in bellezza, o come la voglia di rimettersi alla prova su una Ducati, così diversa da quella del fallimento nel 2010 e 2011″, scrive Cereghini.
D’altro canto, però, ci sarebbero anche degli ottimi motivi per mollare: “Devono pesargli tanto la fatica di un allenamento sempre più duro e sempre meno divertente, i fine settimana di gare sempre più impegnativi e sempre meno gratificanti, anche il passaggio dal mestiere del pilota a quello dell’imprenditore quale ormai è diventato”, analizza ancora Nico. “Mica facile. A quarantadue anni non hai più tutta quella energia”.
E poi c’è quella caduta nell’ultimo Gran Premio di Assen, una gara e una pista da cui si aspettava ben altre soddisfazioni, e che per questo potrebbe diventare l’ago della bilancia della sua scelta: “È una mia immaginazione o Rossi ha indugiato un po’ più del necessario prima di rialzarsi? Di certo quella caduta deve fargli particolarmente male. Credo che potrebbe influire pesantemente sulla sua decisione”.
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