Ad una settimana di distanza, non si è ancora spenta la polemica su Charles Leclerc per l’incidente innescato al Gran Premio di Stiria
E meno male che erano amici. Forse il rapporto stretto che fuori dalla pista portavano avanti Pierre Gasly e Charles Leclerc è stato compromesso. Tutta colpa dell’incidente al primo giro del Gran Premio della Stiria di domenica scorsa.
Poco dopo la partenza, il pilota della Ferrari ha colpito il posteriore della AlphaTauri del suo rivale, forandogli una gomma e danneggiando la sua sospensione, a tal punto da costringerlo al ritiro. Ad una settimana di distanza, il francese sembra essersela legata al dito, tanto da invocare ancora una sanzione nei confronti del Piccolo principe, che invece l’ha fatta franca.
“Alla fine non avrebbe cambiato la mia gara, penso che il danno fosse già fatto”, ha dichiarato Gasly nella conferenza stampa della vigilia del Gran Premio d’Austria. “Quindi per me non fa nessuna differenza, perché io penso solo a me stesso, ma devo dire di essere rimasto un po’ sorpreso in quel momento che non ci siano state ulteriori indagini. Charles non l’ha fatto apposta, ma di sicuro ha provocato gravi conseguenze sulla mia corsa”.
Il transalpino mette perciò in dubbio il metro di giudizio dei commissari, che al contrario hanno penalizzato Bottas per il suo testacoda in pit lane: “Penso a Valtteri, che è stato arretrato di tre posizioni per aver perso il controllo della macchina in corsia dei box, senza colpire nessun altro. Credo che ne parlerò a Michael (Masi, direttore di gara, ndr)”.
Il ferrarista, dal canto suo, non ha chiesto pubblicamente scusa all’amico (o forse ex). E ha risposto per le rime anche a Ross Brawn, ex direttore tecnico della Rossa e oggi responsabile della Formula 1, che lo ha accusato di essere troppo aggressivo con il suo stile di guida e perciò provocare contatti frequenti.
“Ripensandoci, forse avrei potuto fare qualcosa per evitarlo, ma ormai è troppo tardi”, è la riflessione di Leclerc. “In realtà sono piuttosto soddisfatto delle mie lotte ruota a ruota. Sì, è vero, sono sempre al limite, ma nell’ultima gara questo ci ha aiutato molto a recuperare posizioni senza perdere troppo tempo. L’equilibrio è sempre sottile: al primo giro ho un po’ esagerato, ma ho parlato con Pierre e va tutto bene tra di noi”.
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