Lo scarso feeling tra Norris e Ricciardo alla lunga potrebbe danneggiare la McLaren e intanto l’inglese ammette di sentire la mancanza di Sainz.
All’annuncio del passaggio di Ricciardo in McLaren, un po’ tutti si immaginavano che visto il carattere aperto e allegro in stile Norris, tra i due non ci sarebbero stati problemi, ed invece sin dal giorno della presentazione della MCL35M si è compreso che l’antifona sarebbe stata ben diversa.
Tra Daniel e Lando non è mai stato amore e la ragione sarebbe perlopiù legata all’anagrafe e agli interessi. Il primo appassionato di enologia e moda, il secondo di golf e Esports.
“Con Sainz avevamo gli stessi hobby e passavamo parecchio tempo assieme, tra simulatore e giornate al green”, ha ricordato il talento di Bristol con una certa nostalgia del recente passato.
E’ cambiato qualcosa nell’approccio del #4
Va riconosciuto che l’australiano non ha mai davvero punzecchiato il vicino di box al contrario di quanto ha fatto finora il britannico,. Ma come mai dall’oggi al domani, il 21enne è diventato così duro e poco avvezzo a famigliarizzare?
La risposta è che avrebbe deciso di parlare di meno per focalizzarsi maggiormente sul proprio lavoro, sulla sua guida e sulle prestazioni.
A sentire questa riflessione ci viene in mente la replica di un giovane attore americano a chi gli domandava se si fosse divertito sul set. “No perché ero concentrato a svolgere al massimo il mio compito”, disse.
E in effetti se si vogliono raccogliere risultati non ci si può far distrarre da altro.
“Certo non voglio perdere la parte gioiosa, ma è necessario pensare a ciò che va fatto per dare un feedback migliore, spendere tempo con gli ingegneri e dunque lasciare da parte ludica e delle chiacchiere”, ha chiosato Lando dimostrando di essere maturato.
Chiara Rainis