Ritirarsi o continuare? Esiste una terza possibilità davanti a Valentino Rossi, che gli permetterebbe di restare sulla griglia della MotoGP
Sembra un dilemma amletico quello che si pone davanti a Valentino Rossi in queste settimane di ferie estive della MotoGP, ma anche di grande riflessione e di dubbi sul suo futuro.
Un bivio che non ammette alternative: da un lato la strada che lo porta a proseguire la sua lunga e vincente carriera nel Motomondiale, magari con la Ducati del suo team VR46, dall’altro quella che lo conduce definitivamente alla via d’uscita dalle corse (almeno quelle a due ruote, con la possibilità di dedicarsi alla passione per le auto, magari nell’endurance).
La terza via di Valentino Rossi: wild card con VR46
Eppure una terza via c’è. Anzi, è spuntata proprio in questi giorni, e guarda caso passa esattamente a metà tra queste due opposte eventualità. Ovvero, ritirarsi dalla presenza a tempo pieno in MotoGP, eppure fare lo stesso qualche apparizione. Come? Nel ruolo di wild card, ovviamente proprio della sua stessa squadra, quella che porta il suo marchio.
Sarebbe il modo per salvare le proverbiali capra e cavoli. Da un lato, non lo costringerebbe ad affrontare un’intera e stancante nuova stagione in classe regina, magari ancora una volta non segnata da risultati all’altezza delle sue aspettative come è accaduto quest’anno.
Dall’altro, però, non lo distaccherebbe del tutto da quello che è stato il suo mondo per gli ultimi due decenni. E, elemento da non sottovalutare, gli permetterebbe di correre solo sui circuiti che ama di più, partendo proprio dai suoi Misano e Mugello. Magari questa volta con gli spettatori in tribuna (Covid permettendo), per potersi concedere un ultimo, meritato giro d’onore e salutarli a dovere.
Detta così sembrerebbe la soluzione perfetta per trovare un compromesso tra tutte le varie esigenze. Chissà se anche il diretto interessato la penserà allo stesso modo e si convincerà.
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