Pur senza strafare la Ferrari si è messa in mostra al Red Bull Ring chiudendo con entrambe le vetture in top 10.
La Rossa potrà andare via dall’Austria con il sorriso sulle labbra. Certo, la strada per la vittoria è piuttosto lontana e anche quella per il podio in pianta stabile sembra essere fuori portata al momento, eppure dal secondo round a Zeltweg qualcosa di buono è emerso.
Innanzitutto è stato evitato il doppiaggio, in secondo luogo sia Leclerc, sia Sainz si sono resi protagonisti di ruota a ruota e battaglie che fanno ben sperare. Positivo anche l’atteggiamento tenuto da Charles quando dal muretto è stato invitato a far passare Carlos, più veloce di lui. Una mossa indovinata dal box che ha consentito al team di rosicchiare qualche punto alla McLaren.
“Anche se ho faticato molto all’inizio, sono contento”, ha dichiarato l’iberico, 5° alla bandiera a scacchi. “Nel primo stint tutti montavano le medie, mentre io le dure e la macchina scivolava molto. Ho dunque cercato di restare calmo e dopo 10 giri gli altri avevano degrado. Da quel momento ho riacquistato velocità”.
La chiave della sua corsa è stato il sorpasso su Ricciardo quasi alla bandiera a scacchi. “E’ difficile superare la MCL35M perché ha tantissima potenza sul dritto”, ha commentato il #55. “Ho dunque preso dei rischi e alla fine ce l’ho fatta grazie allo spunto che abbiamo in curva”.
Se il figlio d’arte celebra un risultato probabilmente inatteso, il Predestinato recrimina e non nasconde la propria delusione malgrado l’ottava piazza.
“Il passo c’era, ma avendo adottato la medesima strategia degli altri sono stato costretto a compiere diverse manovre in pista”, ha analizzato in maniera un po’ anacronistica visto che i posti andrebbero guadagnati proprio alla guida e non al box.
“Stiamo lavorando sodo per provare a ridurre il distacco dai primi”, ha proseguito ampliando lo sguardo. “Il nostro obiettivo è tornare al successo. Speravo di meglio, ma non dobbiamo farci prendere dal panico”, ha chiosato con un auto-incoraggiamento.
Chiara Rainis