Ad agosto i piloti della MotoGP torneranno in pista. Intanto ecco i voti di questa prima parte di Mondiale.
Con la pausa estiva, si è chiusa la prima parte del campionato MotoGP. Una stagione che per ora ha un solo dominatore, Fabio Quartararo, che proprio nei prossimi gran premi potrebbe mettere a segno l’allungo decisivo e togliere il titolo a Joan Mir.
Le pagelle della MotoGP: i promossi
I piloti torneranno in pista solo ad agosto e per questo è tempo di dare i voti della MotoGP, seppur parziali. E allora vediamo chi sono i promossi e i bocciati.
Fabio Quartararo 9: quattro centri in nove gare, l’unico capace di tenere sempre in alto la Yamaha, anche in giornate complicate. È cresciuto davvero tanto, soprattutto a livello mentale. Merita la testa del Mondiale.
Johann Zarco 7.5: il secondo posto in classifica è una sorpresa finora. Sempre molto concreto, gli è mancato sempre quel guizzo in più per ottenere la vittoria. Ma tra le Ducati è la più costante.
Jack Miller 7: due vittorie di fila, come non succedeva dall’era Stoner, l’australiano ha sorpreso nelle prime gare, poi è la Ducati che ha abbassato la guardia, mostrandosi non all’altezza della concorrenza. Finora però ha fatto il possibile.
Miguel Oliveira 7: una prima parte in sofferenza, poi dal Mugello la svolta, che gli ha regalato podi e vittoria. E chissà che con queste prestazioni non possa aggiudicarsi qualche moto ancor più ambiziosa per il futuro.
Aleix Espargaro 7: protagonista indiscusso con la sua Aprilia, portata molto spesso nei piani alti. Gli è sempre mancato il passo gara, ma la crescita della moto italiana è evidente. Speriamo possa arrivare qualche vera soddisfazione da agosto in poi.
Marc Marquez 6.5: rientrato dopo due gare, ha faticato tanto a ritrovare la sua solita competitività. Il lampo del Sachsenring è stato solo un episodio, ma ora ci si aspetta una seconda parte in crescendo.
Pecco Bagnaia 6.5: più costante del compagno di marca, ma l’italiano ha sempre mancato il salto di qualità. Ed è per ora questa la sua unica pecca. Perché per il resto la Ducati ha sempre i soliti difetti, anche se ben mascherati (a volte).
Jorge Martin 6: un terzo posto alla seconda gara, non male per un rookie. Il talento ce l’ha, peccato che a frenarlo sia stato un brutto infortunio, che ne sta condizionando anche ora le prestazioni.
Pol Espargaro 6: con questa Honda è difficile fare tanto di più se non ti chiamo Marc Marquez. Lo spagnolo c’ha provato con qualche buona qualifica e diversi piazzamenti in top-10, ma non si può pretendere la luna da lui.
Takaaki Nakagami 6: come sopra, il giapponese si è visto con il contagocce. Più forte sul giro secco che in gara. Ma oggi la Honda non può dargli di più.
I bocciati
Enea Bastianini 5.5: ha sorpreso tutti sfiorando la Q2 subito agli esordi, ma per il resto l’italiano, seppur veloce, è andato decrescendo. Ora servirà un cambio di passo, perché le qualità le ha.
Luca Marini 5.5: veloce quanto Bastianini, è ancora in fase di studio, con una Ducati che comunque non è così semplice da guidare ora. Conoscendo il modo in cui lavora, di sicuro farà meglio nella seconda parte.
Joan Mir 5: se la costanza nel 2020 è stata l’arma in più che gli ha regalato il titolo, quest’anno le carte in tavola sono cambiate decisamente. Pochi tre podi per un campione del mondo, che neanche a metà stagione ha già abdicato.
Maverick Vinales 5: una vittoria all’esordio, poi di nuovo nell’anonimato, come troppe volte gli è capitato negli anni in Yamaha. E ora anche l’annuncio della separazione a fine stagione. Per lo spagnolo una crisi senza fine?
Brad Binder 5: nel 2020 una vittoria a sorpresa, quest’anno non c’è mai stato l’acuto. Solo nelle ultime uscite abbiamo visto sprazzi di quanto mostrato la scorsa stagione. Ma è ancora poco.
Danilo Petrucci 5: con la Ktm l’amore non sembra essere mai nato. Tanto che il rapporto pare già al capolinea. Con un pizzico di fiducia in più, forse potevano arrivare risultati migliori. Il ternano ce la mette tutta ma così è dura.
Alex Rins 4: ha visto vincere il titolo al giovane compagno di box, ci si aspettava un 2021 da protagonista e invece lo spagnolo lo è stato ma in negativo. Tante cadute e nessun risultato degno di nota. Una delusione totale.
Franco Morbidelli 4: un terzo e un quarto posto sono un po’ poco per un vicecampione del mondo. E la colpa non è dell’italo-brasiliano ma di chi gli ha concesso solo una moto 2019, che non lo fa rendere al meglio. Tante, troppe delusioni finora.
Valentino Rossi 4: voleva lottare per la top-5, così da regalarsi anche un 2022 in pista. E invece finora per il Dottore tante delusioni e addirittura una top-10 vista col lumicino. In tanto lo tirano per la giacchetta affinchè si ritiri, ma sbagliano. E’ lui che deve scegliere. Ma con questi risultati sarà arduo andare avanti. Ed è brutto che finisca così. Non se lo merita.
Alex Marquez 4: retrocesso nel team satellite Honda, per ora si è visto solo per qualche contatto in pista e non per gare da ricordare.
Iker Lecuona 4: solo due prove buone, a Le Mans e al Mugello, poi il ritorno nell’anonimato.
Lorenzo Savadori 4: il talento ce l’ha, ma fatica terribilmente ad adattarsi alla MotoGP e a un’Aprilia che invece vola nelle mani del compagno di box. E la pressione di Dovizioso si fa sentire.
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