Solo un successo, e anche molto particolare, con Marc Marquez. Poi solo qualche piazzamento nella top-ten. La Honda è ferma al palo
Tra le case che anche in questo 2021 non sta lottando per il titolo troviamo la Honda. E non è una sorpresa. Solo un successo, al Sachsenring, con il solito Marc Marquez. Ma per il resto la moto giapponese sembra essere lontana parente di quella che trionfava nelle annate scorse.
Per la Honda finora solo un successo, che è già meglio di quanto visto nel terribile 2020. E sempre grazie a Marc, ritornato in sella dopo due gare, ma che ancora non sembra al top della forma.
Proprio l’ex campione del mondo, grazie al suo exploit al Sachsenring, si merita un 6.5. L’infortunio di un anno fa lo sta mettendo a dura prova. Il braccio migliora, ma è la spalla quella che sta soffrendo in maniera più marcata. Ancora non riesce a guidare la Honda in maniera selvaggia, fisica, come lui sa fare. Ma almeno una vittoria è arrivata, anche se in circostanze molto particolari. Ma non è solo un fattore fisico.
Il problema è che la moto non è cucita addosso a Marquez, che praticamente è tornato alle soluzioni del 2019, facendo buttare nel cestino un anno di aggiornamenti. E la realtà è proprio questa: senza la propria guida, Marc Marquez, la Honda ha praticamente brancolato nel buio. E si vede costretta a recuperare terreno sulle avversarie ora. E in maniera alquanto frenetica.
Che la Honda non sia una moto facile lo dimostrano gli altri piloti. A partire da Pol Espargaro, che sperava nella grande occasione quest’anno ma che per ora si è fatto vedere solo durante le libere e nella qualifiche, in maniera molto discontinua. In gara solo due ottavi posti e diverse top ten al limite, ma sempre lontano dalla vetta. Segno che questa moto non è facile da capire. Merita comunque la sufficienza.
Così come Takaaki Nakagami, anche lui tra alti e bassi, ma che almeno ha fatto vedere dei lampi di Honda, come il quarto posto a Jerez e il settimo a Le Mans. Forse meriterebbe una chance nel team ufficiale, ma rimane il fatto che parliamo solo di piazzamenti e non di vere possibilità di lotta per qualcosa d’importante, come il podio.
E che dire di Alex Marquez? Retrocesso dopo neanche una stagione “normale” nel team satellite di Lucio Cecchinello, si è fatto notare solo a Portimao (ottavo) e a Le Mans, dove sotto l’acqua ha rimediato un incredibile sesto posto. Due rarità in una stagione finora sempre nelle retrovie. Segno che i miracoli non riesce a farli neanche lui con questa Honda. E che non è un fenomeno come il fratello. E il 4 in pagella ci sta tutto.
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