Axel Bassani soddisfatto del suo inizio di Mondiale Superbike 2021. Il pilota del team Motocorsa commenta degli aspetti evidenziati da Redding.
C’era incertezza sul livello che avrebbe avuto Axel Bassani al primo anno nel Mondiale Superbike. Normale, trattandosi di un debuttante. Ma il pilota veneto se la sta cavando molto bene.
Nel team Motocorsa Racing ha trovato l’ambiente giusto per imparare e crescere. Il suo feeling con la Ducati Panigale V4 R è buono e i margini di miglioramento sono ancora grandi. È andato a punti in nove delle dodici gare disputate finora, senza alcun ritiro. A Misano il weekend migliore, con i settimi posti delle manche principali e il sesto nella Superpole Race. Dodicesimo posto nella classifica generale con 47 punti, non male per un esordiente in una squadra privata.
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Bassani ha concesso un’intervista ai colleghi di Moto.it e ha avuto modo di esprimersi sul suo campionato Superbike 2021: «Mi sto divertendo molto. Ho appreso tanto dai miei avversari, cerco di stargli vicino e rubare qualcosa. Con la squadra mi trovo bene, è una mia seconda casa. I primi quattro round abbastanza buoni, però il campionato è lungo. L’obiettivo è stare in top 10 in gara».
Axel sta andando bene con il team Motocorsa Racing e ha un contratto in scadenza a fine 2021, però non ci sono discussioni sul rinnovo per il momento: «Non abbiamo ancora parlato di contratto, ci godiamo il momento e lavoriamo al meglio. Quando sarà ora, parleremo anche di quello. Con Mauri mi trovo bene, non è il classico team manager che dà solo ordini. Parliamo e scherziamo insieme da amici. Ovviamente quando si lavora siamo seri».
Scott Redding dice che con la sua stazza fisica è complicato essere veloce con la Ducati Panigale V4 R, ma secondo Bassani la corpora: «Non è quello il problema della moto. Forse pesare meno ed essere più piccolino a volte può essere vantaggioso in termini di consumo gomme, aerodinamica e velocità. Chi è più altro e pesante a volte può faticare di più, però in altre occasioni può essere utile come a Portimao».
Donington è apparsa una pista poco adatta alla Ducati nello scorso weekend. A tal proposito, il pilota veneto ha commentato: «A volte è una scusa dire che una pista è per un’altra moto. Ovviamente può esserci quella che si adatta meglio a una oppure all’altra, ma questo non significa che da primo devi finire dodicesimo. Dei weekend duri ci stanno, gli altri sono migliorati. Il punto forte di Ducati, ovvero il motore, non c’è più tanto perché ora fatichiamo a superare sul dritto. Bisogna capire come sistemare tutto».
Con Redding concorda però sul fatto che la velocità in rettilineo che aveva Ducati non è più un vantaggio come in passato. Gli altri hanno fatto progressi.
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