Charles Leclerc svela le differenze tra il suo compagno alla Ferrari dell’anno scorso, Sebastian Vettel, e quello di quest’anno, Carlos Sainz
Da un trentaquattrenne quattro volte campione del mondo ad un ventiseienne che è ancora a caccia del suo primo titolo iridato in Formula 1. Charles Leclerc (che di anni, a sua volta, ne ha solo ventitré), ha visto cambiare tutto dall’altro lato del suo box della Ferrari, tra la scorsa stagione e questa.
Passare da un compagno di squadra affermato come Sebastian Vettel, ma precipitato in una grossa crisi, ad uno giovane ed emergente come Carlos Sainz, estremamente motivato per il suo debutto a Maranello, ha significato una vera e propria rivoluzione nell’atmosfera in squadra.
Leclerc: le differenze tra Sainz e Vettel
Così il monegasco confronta i due piloti con cui si è ritrovato a condividere il garage della Rossa: “L’ultimo anno è stato più difficile per Seb, ma nei suoi giorni buoni era semplicemente pazzesco, incredibilmente difficile da battere, se non impossibile”, ha dichiarato ai microfoni del podcast ufficiale della F1, Beyond the Grid. “Carlos è un compagno di squadra molto buono, è molto costante. Adottano approcci differenti, ma entrambi sono molto forti”.
Diversi, insomma, ma entrambi degni di stima e di rispetto. Anche se la relazione non può essere la stessa con Vettel e con Sainz. “Con Seb era diverso anche il mio rapporto: lo vedevo un po’ come un fratello maggiore, perché aveva molta esperienza”, spiega Leclerc. “Se volevo vincere in qualcosa, in pratica mi lasciava vincere, così sarei stato felice. Non gli importava. Non c’era lo stesso tipo di competizione che ho con Carlos, visto che lui ha più o meno la mia stessa età. Se lo sto battendo in qualcosa, mi rendo conto che si in***za. Può essere la cosa più stupida, ma si arrabbia e lo stesso vale per me”.
Charles, ferrarista per sempre
Forse per certi aspetti il Piccolo principe rimpiangerà il suo vecchio compagno di squadra Vettel, ma di sicuro non rimpiange di essersi legato a lungo termine, fino al 2024, al Cavallino rampante. Anche se, ad oggi, la monoposto rossa non è vincente.
“Non è stato un rischio, ho firmato per cinque stagioni per il team per cui ho sempre sognato correre”, afferma. “Certamente vorrei trascorrere qui tutta la mia carriera. Ma sarei ancora più felice se tornassimo a vincere, perché questo è ciò che conta, per tutta la squadra. Stiamo spingendo come dei matti per tornare al successo”.
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