Dovizioso ha ancora voglia di correre in MotoGP e spera di esserci nel 2022, ma difficilmente lo farà con Aprilia nonostante i test insieme.
Non è ancora chiaro se vedremo o meno Andrea Dovizioso sulla griglia di partenza MotoGP nel 2022. Sicuramente farebbe piacere rivederlo in azione, perché probabilmente ha ancora qualcosa da dare.
Il pilota forlivese si è preso un anno sabbatico e si sta dedicando al motocross, oltre che a dei test con l’Aprilia. La casa di Noale lo vorrebbe nel proprio team ufficiale l’anno prossimo, ma più passa il tempo e più tale ipotesi sembra allontanarsi. Comunque, le parti hanno in programma altri tre test.
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MotoGP, Dovizioso su Vinales e futuro
Dovizioso ha concesso un’intervista al Corriere di Romagna e ha detto di non sentirsi ancora un pensionato: «La parola pensionato non mi piace, non mi sento tale. Anzi, mi sto allenando per rimanere in forma ed essere pronto».
Si parla inevitabilmente di Maverick Vinales, che ha deciso di lasciare Yamaha con un anno di anticipo rispetto al contratto precedentemente stipulato: «Ha fatto una scelta estrema. Lo posso anche capire, si vede che non credeva più in una determinata situazione. Ha rinunciato a molti soldi, vuol dire che crede in quello che fa. La sua scelta ha provocato una scossa al mercato piloti».
Dovizioso ha corso per Yamaha nel 2012, quando guidava la M1 del team satellite Tech3 e ha un buon ricordo di tale stagione: «Fu un anno stranissimo, passato molto velocemente, ma bello. Non potevo sviluppare, non potevo lavorare, dovevo solo concentrarmi sulla guida. Infatti, ho fatto quarto in campionato ed è stata una bella esperienza. Mi ha dato la possibilità di tornare in un team ufficiale con Ducati».
Trasformare la sua passione per il motocross in un lavoro? Il forlivese dice di no e spiega i motivi: «Mi piacerebbe molto rispondere di sì, ma è impossibile. Primo per il livello a cui non posso arrivare, secondo per l’età che ho. È una mia passione e mi impegno sia per divertirmi che per migliorarmi. Voglio sempre fare fare risultati migliori, però è un divertimento».
Il tre volte vice-campione del mondo MotoGP è contento dell’affetto che riceve dai tifosi tramite i social network: «Fa piacere. A volte la gente si dimentica molto velocemente. Dopo un anno in cui non corri, sentire questo calore e la voglia di vedermi fa piacere. Da professionista so quanto sia importante creare una situazione in cui credi per provarci. Si vedrà…».
Dovi per tornare in MotoGP pone una condizione: un progetto nel quale credere. Forse Aprilia ancora non lo convince e attende una chiamata più gradita, magari da Yamaha…