Audi ha dichiarato di voler terminare la produzione della sua A1 a causa dei costi troppo elevati e il passaggio all’elettrico
Poiché la gente continua a favorire i crossover e i SUV rispetto alle berline e alle utilitarie, è naturale aspettarsi che alcuni segmenti automobilistici tradizionali scompaiano nel prossimo futuro. Il segmento delle piccole auto come lo conosciamo – con piccoli motori a combustione a tre e quattro cilindri – sta probabilmente vivendo il proverbiale canto del cigno, dato che ci sono indicazioni da diverse case automobilistiche che queste stanno per essere ritirate durante il prossimo decennio o giù di lì. Audi è l’ultimo produttore a confermare che il suo modello entry-level sarà interrotto.
In una lunga e molto interessante intervista con Automotive News, il CEO di Audi Markus Duesmann ha confermato che la A1 sarà ritirata dopo la sua attuale generazione. Per quanto ne sappiamo, questo non significa necessariamente che non ci sarà più un piccolo modello marchiato Audi, ma non utilizzerà la potenza della combustione. Alla domanda se le prossime norme europee sulle emissioni Euro 7 segneranno la fine della A1 e della A3, Duesmann ha detto:
“Molto dipenderà dall’obiettivo finale Euro 7. Sappiamo che offrire motori a combustione nei segmenti più piccoli in futuro sarà piuttosto difficile perché i costi saliranno. Pertanto, non avremo un successore della A1. Se le nuove regole Euro 7 non saranno troppo dure, ci permetteranno di investire di più nella mobilità elettrica”.
Il capo dell’Audi ha accennato alla possibile interruzione della A1 nel febbraio di quest’anno, quando ha spiegato che è costoso ed economicamente non redditizio elettrificare le auto piccole. Una volta che la A1 andrà fuori produzione, la Q2 diventerà probabilmente l’offerta entry-level di Audi, dato che la casa automobilistica “potrebbe non fare nulla di più piccolo”.
Per quanto riguarda gli altri modelli della gamma, entro il 2030 Duesmann si aspetta che la famiglia del marchio sia composta da diversi powertrain a seconda della regione. Benché Audi creda che “i motori a combustione rappresenteranno meno del 20% in Europa“, la situazione potrebbe essere “diversa in Cina e negli Stati Uniti“.
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