Zarco e Quartararo tra un po’ di anni potrebbero impegnarsi in un progetto simile a quello messo in piedi da Valentino Rossi con la VR46 Academy.
Ha raccolto molti consensi il progetto messo su da Valentino Rossi con la VR46 Riders Academy. Diversi giovani piloti hanno avuto l’opportunità di misurarsi nel Motomondiale e qualcuno è anche arrivato in MotoGP.
Due di loro, Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia, si sono laureati campioni del mondo Moto2 prima del passaggio in top class. Invece Luca Marini, fratello del Dottore, è stato vice-campione nel 2020. Un altro talento interessante nella categoria intermedia è Marco Bezzecchi, terzo in Moto3 nel 2018 e quarto in Moto2 nel 2020. Potrebbe essere lui il prossimo a fare il grande salto.
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Zarco e Quartararo faranno una Academy in Francia?
La VR46 Riders Academy è ritenuta da molti in modello e potrebbe essere “imitata” anche in altri Paesi. Ad esempio in Francia, dove potrebbero essere piloti come Johann Zarco e Fabio Quartararo in futuro a creare qualcosa di simile.
Zarco, ripreso da Motorsport-Total.com, si è così espresso sull’argomento: «L’idea di creare un’accademia è carina. Due francesi sono al top, quindi i ragazzi in Francia possono sognare. Dovremmo sfruttare questo sogno, mantenendolo vivo per più di un anno. Poi possiamo pensare di fondare una specie di accademia per creare la base della prossima generazione di piloti. La Federazione in Francia vuole cogliere l’opportunità».
Il pilota del team Pramac Ducati è attratto dall’idea di fondare un’accademia per giovani rider, però è una cosa di cui discutere più in là nel tempo per ovvi motivi: «In questo momento io e Fabio siamo molto impegnati, non potremmo occuparcene. Anche Rossi non è partito subito, ma ha costruito tutto passo dopo passo. Così dobbiamo fare anche in Francia, per mantenere vivo il sogno dei bambini».
Lo stesso Quartararo non sembra affatto pensare di impegnarsi un progetto Academy a breve termine, ha altri pensieri in testa: «In questo momento ho abbastanza a che fare con me stesso. Non penso a questa cosa adesso. Quanto torno a casa voglio spegnere e non vedere più una moto o una tuta».
Il pilota Yamaha è netto nel dire che non vuole essere coinvolto in eventuale progetto ora. È concentrato sulla sua carriera e solamente in futuro magari ripenserà alla realizzazione di un’accademia per aiutare i giovani rider del suo Paese.